Il «sorriso timido» di Luigi Di Maio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-10-23

Il Vice Presidente della Camera fa parlare di sé anche quando non ha niente da dire, tutto merito del suo sorriso e della voglia di spettacolo di Corrado Formigli

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C’è una nuova frontiera dell’intrattenimento serale nei talk show politici: l’analisi dei comportamenti non verbali. Il numero, che va in scena durante Piazza Pulita di Corrado Formigli, ha lo scopo di “smascherare” le intenzioni nascoste o quello che non viene detto a parole dal politico di turno. Non propriamente una novità, da sempre c’è il desiderio di sapere se un politico sta mentendo o no. Il massimo livello di paranoia in questo senso si è raggiunto durante lo scandalo Lewinsky quando la famosa video-dichiarazione dell’allora Presidente Usa Bill Clinton venne analizzata nei più minimi dettagli (tono della voce, postura del corpo, espressione del viso) sostanzialmente senza arrivare ad alcuna conclusione.

Il sorriso di Di Maio a Piazzapulita di next-quotidiano

E lo sventurato sorrise

Non potendo sempre avere tutti i politici in trasmissione ci si deve accontentare del moviolone. Fin che si tratta di rivedere se c’è rigore o meno la pratica, anche se sterile, è legittima e divertente, ma applicarla alla politica? Beh, quella è tutta un’altra storia. Inutile. A Piazza Pulita il giochino va avanti da un po’, sono stati analizzati Salvini, Marino e Renzi. Ieri sera a Giù la maschera si è parlato del sorriso di Di Maio. In studio l’esperto Christian Salomoni che ci spiega che quel sorrisetto accennato da Luigi Di Maio durante una puntata di Otto e mezzo non è un sorriso di felicità o di allegria ma un sorriso di paura. Paura di cosa? Per capirlo bisogna ascoltare la domanda della Gruber che ha provocato la reazione del Vice-Presidente della Camera. La conduttrice chiede a Di Maio se sarà lui il candidato premier del MoVimento 5 Stelle. Sono mesi infatti che Di Maio è indicato da tutti i giornali come il più probabile Presidente del Consiglio qualora i 5 Stelle vincessero le elezioni. Secondo Salomoni il sorriso timido Di Maio indicava paura nei confronti delle responsabilità di Governo.

Il sorriso a forma di V di MoVimento
Il sorriso a forma di V di MoVimento

Il sorriso a forma di V-Day!1

Ma questo avveniva il mese scorso. Alla stessa domanda fattagli qualche giorno fa durante il raduno grillino di Imola Di Maio reagisce diversamente (probabilmente anche perché la situazione era più rilassata). Questa volta Salomoni parla di “sorriso alla Chaplin” o “sorriso a forma di V”, un atteggiamento completamente cambiato, un sorriso sornione, non di allegria ma adesso quando si parla di Di Maio Premier ora il nostro Luigi reagisce in modo completamente diverso. Non appena un mese dopo (e ricordiamo che sono tre anni ormai che si parla di Di Maio Presidente del Consiglio) il cittadino-portavoce-deputato-premier in pectore Luigi Di Maio reagisce in modo “completamente” diverso. Sarà che forse poco prima l’intervistatore gli aveva detto che tra lui e Alessandro “Dibba” Di Battista laggente sembra preferire il nostro Grillo Rampante? In fondo Di Maio non piace solo ai giornalisti politici o ai cittadini ma anche a coloro che si occupano di gossip. Come dimenticare il servizio di Chi sul completo blu elettrico indossato durante il discorso d’insediamento di Mattarella alla Camera?

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