Economia
Il programma #Italiaveloce per la TAV in tutto il paese
neXtQuotidiano 13/06/2020
Una «alta velocità di rete» (200 km/ora contro i 300 della rete Av principale) praticamente in tutta Italia potenziando e raddoppiando la linea ferroviaria adriatica da Pescara a Lecce, collegando con Roma sia Genova che Pescara, portando l’alta velocità sino a Reggio Calabria (e poi collegandola con Taranto) ed in tutta la Sicilia, da Catania a Palermo e da Messina a Siracusa
La Stampa racconta oggi in un articolo a firma di Paolo Baroni il nuovo piano delle infrastrutture e dei trasporti che il governo si appresta a varare. Al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno ribattezzato questo programma #Italiaveloce, un progetto molto ambizioso di investimenti per il rilancio del Paese che spazia dalle strade alle autostrade, dalle ferrovie a porti ed aeroporti sino alle ciclovie e che verrà presentato ufficialmente la prossima settimana agli Stati generali dell’economia diventando di fatto uno dei pilastri del piano di rilancio del Paese.
Il presidente del Consiglio Conte ha già messo le mani avanti anticipando l’intenzione di realizzare una «alta velocità di rete» (200 km/ora contro i 300 della rete Av princiaple) praticamente in tutta Italia (vedere grafico a fianco) potenziando e raddoppiando la linea ferroviaria adriatica da Pescara a Lecce, collegando con Roma sia Genova che Pescara, portando l’alta velocità sino a Reggio Calabria (e poi collegandola con Taranto) ed in tutta la Sicilia, da Catania a Palermo e da Messina a Siracusa
Il progetto predisposto dalla ministra Paola De Micheli, che la Stampa ha potuto visionare, punta a realizzare un paese «più competitivo, equo e vivibile. Connesso, sicuro e sostenibile» come è scritto nelle 27 pagine di presentazione. Vuole cogliere la nuova propensione agli spostamenti individuali (piedi, bici, moto e auto) dell’era post Covid, ma anche potenziare il trasporto merci e la logistica definiti «driver insostituibili» per l’approvvigionamento alimentare e di prodotti sanitari nelle fasi di emergenza come si è dimostrato in questi ultimi mesi.
In particolare gli interventi lungo gli assi Nord-Sud ed Est-Ovest puntano ad ottenere un Paese il 38% «più equo» in termini di raggiungibilità ed il 17% più veloce in termini di riduzione dei tempi, con punte di diminuzione delle percorrenze che arrivano anche ad un -20/-40% in tutte le province della dorsale adriatica e parte dell’Emilia, il basso Piemonte, la Liguria e tutte le province tirreniche sino a Roma e la Calabria.
A fine piano – è la previsione del Mit -l’80% della popolazione italiana potrà raggiungere in meno di un’ora una stazione Avr.