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Il nuovo vaccino antinfluenzale quadrivalente adiuvato
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-08
Questo nuovo vaccino si basa sulla ben consolidata tecnologia, già utilizzata in un vaccino antinfluenzale trivalente adiuvato (aTiv), disponibile in diversi Paesi europei. Nelle persone di età superiore ai 65 anni, aTiv ha dimostrato una maggiore efficacia
La Commissione europea ha approvato l’utilizzo in tutta l’Europa del primo vaccino antinfluenzale quadrivalente adiuvato. Questo nuovo vaccino si basa sulla ben consolidata tecnologia, già utilizzata in un vaccino antinfluenzale trivalente adiuvato (aTiv), disponibile in diversi Paesi europei. Nelle persone di età superiore ai 65 anni, aTiv ha dimostrato una maggiore efficacia rispetto ai vaccini antinfluenzali trivalenti standard non adiuvati.
Il nuovo vaccino antinfluenzale quadrivalente adiuvato
Il nuovo vaccino quadrivalente è specificamente concepito per proteggere gli adulti di età pari o superiore a 65 anni contro quattro ceppi di influenza stagionale: due ceppi A e due ceppi B, rispetto a due ceppi A e un singolo ceppo B contenuti nel vaccino attuale. Il nuovo vaccino quadrivalente adiuvato (aQiv) sarà prodotto da Seqirus, uno dei maggiori produttori europei di vaccini antinfluenzali e leader mondiale nella prevenzione dell’influenza. Da oltre vent’anni in Italia il vaccino trivalente adiuvato viene utilizzato per la protezione della popolazione anziana, specialmente se a rischio. Nel Regno Unito, inoltre, il vaccino trivalente adiuvato è quello primariamente raccomandato nella fascia di età superiore ai 65 anni. Nella stagione influenzale 2018/2019, il Sistema sanitario inglese ha effettuato uno studio che ha dimostrato come l’efficacia sul campo del vaccino trivalente adiuvato nel prevenire l’influenza confermata in laboratorio sia stata del 62% (3,4%, 85,0%). E’ ben noto che nelle precedenti stagioni, quando veniva somministrato solo il vaccino non adiuvato a tutti i gruppi di età, l’efficacia negli anziani era molto più bassa rispetto a quella della popolazione adulta.
L’aggiunta di un ulteriore ceppo B al nuovo vaccino può fornire una copertura aggiuntiva, in particolare nelle stagioni influenzali in cui i ceppi B sono più dominanti, come quella del 2017/18. In quella stagione, quasi la metà di tutti i decessi per influenza nelle unità di terapia intensiva che riportavano i propri dati all’European Centre for Disease Prevention and Control era imputabile a virus del ceppo B. Con l’età le persone anziane sperimentano un declino naturale del proprio sistema immunitario, e questo le rende più vulnerabili a contrarre l’influenza in forma grave. L’invecchiamento inoltre può anche ridurre la risposta immunitaria dell’organismo alla vaccinazione antinfluenzale. L’adiuvante presente in aQiv è concepito per potenziare la risposta immunitaria negli anziani e per contribuire a compensare gli effetti negativi dovuti all’età. “E’ importante poter disporre di vaccini adeguati all’età, per aiutare le persone anziane a proteggersi dall’influenza, in particolar modo in questo periodo – afferma Raja Rajaram, Head of Medical Affairs in Europa – Sappiamo che le persone vaccinate hanno meno probabilità di contrarre l’influenza: questo contribuisce a operare una diagnosi differenziale e potenzialmente ad alleviare la pressione sui sistemi sanitari, già oberati a causa della pandemia da Covid-19. Come azienda, ci siamo concentrati sullo sviluppo di vaccini che offrano una migliore protezione ai soggetti particolarmente vulnerabili all’influenza. Siamo lieti di poter rendere disponibile anche in Europa questo vaccino, che fornisce agli operatori sanitari uno strumento aggiuntivo per essere in prima linea nella prevenzione dell’influenza”. La concessione dell’Autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione europea è il primo passo nel processo volto a rendere aQiv disponibile per l’uso nella stagione influenzale 2021/22.