Il lapsus di Giuseppe Conte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-25

Contratto o governo? Il piccolo errore di Giuseppe Conte nella Sala dei Busti dopo le consultazioni.

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«Per quanto riguarda la formazione del contratto… La formazione del governo, scusate»: il premier incaricato Giuseppe Conte, il giurista pugliese con cattedra a Firenze sconosciuto a quasi tutto il Parlamento, inciampa in un lapsus significativo ieri sera durante la conferenza stampa che ha chiuso la prima giornata di consultazioni nella sala dei Busti alla Camera. Dovuto sicuramente alla stanchezza dopo una giornata in cui ai 167 senatori del Carroccio e del M5S se ne aggiungono quattro dal gruppo misto, ex del Movimento ed eletti all’estero per il Maie, a irrobustire la maggioranza del «governo del Cambiamento» a cui, fa sapere, lavorerà oggi.

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Un’esitazione che fa il paio con quella mostrata, forse per l’emozione, al Quirinale dopo il colloquio con il presidente Mattarella, che ieri lo ha difeso esecrando le presunte ingerenze della Lega nella scelta dei ministri, con riferimento nemmeno troppo velato alla vicenda che sta coinvolgendo il professor Paolo Savona. A preoccupare il Quirinale anche l”indiscrezione allarmante” di cui ha dato conto ieri Goffredo De Marchis su Repubblica:  l’economista vicino a Salvini avrebbe incontrato Giulio Tremonti qualche giorno fa confidandogli il suo piano: «Portare lo spread italiano a quota 600 in modo che l’Europa capisca che si fa sul serio e si cambiano i vincoli».

Leggi sull’argomento: Come il discorso di Conte è stato riscritto da Mattarella

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