Il governo cambia gli appalti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-01

In dirittura d’arrivo le modifiche al codice pensate dai gialloverdi ed eseguite da Toninelli. Meno controlli e sblocco dei cantieri

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Il Messaggero scrive oggi in un articolo a firma di Umberto Mancini e Michele Di Branco che il governo è pronto a cambiare il Codice degli Appalti per snellire le procedure che permettono alle aziende di partecipare ai bandi pubblici:

Dal punto di vista procedurale, il governo punta a un’azione in due fasi: prima, probabilmente a settembre, un decreto legge con modifiche circoscritte e di immediato impatto soprattutto con l’obiettivo sblocca-cantieri, in modo da semplificare e accelerare alcune procedure dell’attuale Codice ritenute fonte di rallentamento e complicazione.

Poi, in tempi più lunghi, lavorare a una riforma più complessiva con un disegno di legge. Uno dei problemi sul tappeto, per Toninelli, è cercare una sintesi con il presidente dell’Anac. «E’ positiva, ha riconosciuto l’Ance, l’associazione dei costruttori – la spinta del governo a semplificare le procedure, mentre è necessa rio proseguire le opere già avviate». Il presidente, Gabriele Buia, ha ricordato al titolare del Mit «la grave crisi nella quale versa un settore che ha perso in dieci anni circa 600 mila addetti e oltre 120 mila imprese».

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Le infrastrutture contestate dal M5S (Corriere della Sera, 25 luglio 2018)

Tutte le grandi opere, ha aggiunto, saranno oggetto di valutazione in term ini di costi e benefici da parte di un organismo terzo, perché le «precedenti analisi erano di parte»:

Sotto osservazione la Gronda autostradale di Genova, l’aeroporto di Firenze, la Pedemontana lombarda, oltre al complesso della linea ad Alta Velocità, con le opere relative al Terzo Valico, il nodo di Firenze, il collegamento tra Brescia e Padova e la tratta Torino-Lione. Su quest’ultimo fronte la Telt, la società italo-francese incaricata di costruire e gestire la Torino-Lione, non avrebbe ancora firmato le procedure per il lancio della gara d’appalto per i lavori del tunnel di base di 57,5 chilometri della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione.

L’avvio della gara da 2,3 miliardi di euro era previsto in queste settimane. Per far passare l’opera e ridurre i costi possibile anche un ridimensionamento della stazione di Val di Susa che pesa per 48 milioni di euro.

Leggi sull’argomento: TAV, la gara bloccata da Toninelli

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