Il garante multa Eni Gas e Luce per contratti e promozioni illecite

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-18

Intanto il governo si prepara a cambiare il registro delle opposizioni con un regolamento che interviene su provvedimenti (inefficaci) del 2010, sulle linee fisse, e del 2018, sulla posta cartacea. Ora si interviene su «tutte le numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili», rese disponibili per il telemarketing dal «sì»

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L’Autorità garante della privacy ha deciso di applicare sanzioni per 11, 5 milioni ad Eni Gas e Luce, ipotizzando trattamenti illeciti di dati personali nell’ambito di attività promozionali, e attivazione di contratti non richiesti. Racconta La Stampa che su Eni Gas e Luce il Garante della privacy è stato durissimo, valutando alla luce dei parametri indicati nel Regolamento Ue.

La prima sanzione di 8, 5 milioni di euro riguarda trattamenti illeciti nelle attività di telemarketing e teleselling: ovvero, telefonate pubblicitarie effettuate senza il consenso della persona contattata o nonostante il suo diniego a ricevere chiamate promozionali, oppure senza attivare le specifiche procedure di verifica del Registro pubblico delle opposizioni. Il Garante, inoltre, ha vietato alla società l’uso dei dati forniti dai list provider (i fornitori di numeri di telefono) senza che questi ultimi avessero acquisito uno specifico consenso alla loro comunicazione a Eni. La seconda sanzione di 3 milioni riguarda violazioni nella conclusione di contratti non richiesti nel mercato libero della fornitura di energia e gas, con irregolarità per circa 7200 consumatori. Oltre alla multa, Eni dovrà adottare misure correttive. L’azienda, in una nota, prende atto, dice che il Garante ha riconosciuto come positive alcune iniziative dell’azienda, ma si riserva di presentare ricorso.

eni gas e luce

Intanto il governo si prepara a cambiare il registro delle opposizioni con un regolamento che interviene su provvedimenti (inefficaci) del 2010, sulle linee fisse, e del 2018, sulla posta cartacea. Ora si interviene su «tutte le numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili», rese disponibili per il telemarketing dal «sì» (spesso concesso senza sapere dalla clientela) alla cessione «a terzi» per finalità di marketing del proprio numero di telefono. Con le nuove norme sarà invece presto possibile iscriversi al nuovo registro che indica la propria indisponibilità ai contatti commerciali (su web o per telefono) e, con un semplice tratto di penna, annullare il consenso precedentemente accordato. A quel punto le aziende che vorranno chiamare gli utenti dovranno prima controllare sul registro se questi non si sono opposti. Resta ferma la possibilità di limitare l’opposizione, autorizzando di fatto determinate società (di solito quelle di cui siamo clienti) a contattarci per le normali procedure commerciali.

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