Politica
Il documento dei big M5S per rompere con Rousseau
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-07
Il convincimento delle anime del Movimento (tranne quella incarnata da Di Battista) è che Casaleggio voglia salvaguardare “solo la sua squadra”. Ovvero ‘Dibba’ e, con una deroga, la Raggi. «M5s e’ cambiato in questi dieci anni, la regola dei due mandati va rimossa», il piano
Il Messaggero scrive oggi che nel MoVimento 5 Stelle un gruppo di big vuole rompere con Davide Casaleggio e salutare il suo Rousseau:
Ma la mossa che sta preparando il fronte di chi contesta il ruolo del figlio di Gianroberto e’ una pistola fumante sul tavolo. Riassumibile in questo concetto: «Lui minaccia di espellere parlamentari e vuole dettare la linea? E noi espelliamo ‘Rousseau’». Come? Con una mozione, un documento per modificare lo statuto. Un atto politico insomma. Sono stati avviati contatti con Beppe Grillo, il fondatore per il momento si sarebbe detto d’accordo sulla necessità di un cambio di passo ma sarà necessario un suo intervento diretto per evitare uno scontro all’armabianca. Grillo e’ il garante del simbolo, i depositari sono Di Maio e Casaleggio «ma costituzionalmente – avverte un senatore – il logo e’ dei gruppi parlamentari». Al momento non c’e’ una contesa per vie legali ma la ferma volontà della maggior parte dei deputati e senatori di tagliar fuori quello che viene considerato “un corpo esterno”, un fattore destabilizzante che – la tesi – «non e’ piu’ a vantaggio del Movimento ma contro».
Il convincimento delle anime del Movimento (tranne quella incarnata da Di Battista) è che Casaleggio voglia salvaguardare “solo la sua squadra”. Ovvero ‘Dibba’ e, con una deroga, la Raggi. «M5s e’ cambiato in questi dieci anni, la regola dei due mandati va rimossa», il piano. L’ultima accusa e’ sulle liste: Casaleggio ha chiesto già da tempo i certificati penali dei candidati, gli hanno risposto che ai tempi del Covid occorre aspettare. E lui avrebbe complicato l’iter (che ora in realtà passa pure per i facilitatori regionali) burocratizzandolo ancora di più. L’operazione allo studio e’ quella di costituire una larga convergenza per estromettere ‘Rousseau’ dalla vita del Movimento. Dietro ci sono i ‘governisti’ che lamentano pure il fatto che la piattaforma non si mette a servizio dell’esecutivo.