Il centrodestra ha messo nero su bianco la candidatura di Berlusconi al Quirinale, ma lui non scioglie la riserva

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-14

L’esito del vertice a Villa Grande a cui hanno partecipato tutti i leader dei partiti della coalizione

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Il centrodestra ha sciolto le riserve, ora toccherà a lui accettare o rifiutare. Ma prima ha dato appuntamento ai suoi alleati alla prossima settimana, quando – magari con un nuovo giro di telefonate – ci saranno dei numeri assestati per verificare la possibilità di una sua ascesa al Colle. Alla fine, dunque, la coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e altri partiti (per numeri, anche parlamentari) minori ha dato il via libera alla candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale.

Berlusconi al Quirinale, il via libera del Centrodestra dopo il vertice

Al termine del vertice che si è tenuto oggi a Roma a Villa Grande – la residenza capitolina dell’ex Cavaliere – i leader dei partiti di centrodestra hanno diramato un comunicato stampa con le loro intenzioni e il cronoprogramma di quel che accadrà nei prossimi giorni. Perché manca davvero poco all’inizio delle votazioni – il Parlamento è stato convocato, in prima seduta – per le ore 15 di lunedì 24 gennaio – ed è arrivato il momento di fare la conta

“Abbiamo convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’alta carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta. Su questa indicazione le forze politiche del centrodestra lavoreranno per trovare le più ampie convergenze in Parlamento e chiedono altresì ai presidenti di Camera e Senato di assumere tutte le iniziative atte a garantire per tutti i 1009 grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto”.

Mancano, dunque, due tasselli: Berlusconi al Quirinale deve sciogliere le sue riserve, ma questo avverrà solo dopo un ultimo conteggio dei voti. Insomma, il leader di Forza Italia non vuole rimanere bruciato e dirà di sì solo se ci sarà la reale percezione che i consensi arriveranno. Ma affinché questo accada non basterà l’appoggio del centrodestra compatto, ma anche quello di alcuni esponenti del gruppo Misto (e chissà, anche di qualche altro partito).

Renzi non crede alla sua candidatura

Chi non crede alla candidatura di Berlusconi al Quirinale è Matteo Renzi che, ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” (RaiDue), sostiene che il nome dell’ex Cavaliere sia solamente una tattica e che i leader di Lega e Fratelli d’Italia lo stanno lasciando lì sospeso, ma alla fine presenteranno una carta a sorpresa: “Lo tengono lì per motivi tattici. La settimana prossima vedremo se Salvini e Meloni fanno sul serio o no. Non voglio rovinare la suspense al centrodestra ma secondo me si entrerà nel vivo tra mercoledì e giovedì della settimana prossima. Oggi è melina, catenaccio a centrocampo”

(foto IPP/spgr/Giandotti)

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