Il 16 dicembre si pagano Tasi e IMU

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-06

Circa 26 milioni i contribuenti chiamati alla cassa per versare la seconda rata della Tasi 2015 e il saldo Imu 2015

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È fissata al 16 dicembre la data entro la quale gli italiani, circa 26 milioni i contribuenti interessati, sono chiamati alla cassa per versare la seconda rata della Tasi 2015 e il saldo Imu 2015. Per un gettito complessivo di circa 13 miliardi. Il tutto in attesa che, almeno per i proprietari di prime abitazioni (12 milioni circa), il parlamento le cancelli a partire dal prossimo anno. Intanto chi non ha optato per pagare tutto in un’unica rata entro il 16 giugno dovrà appunto versare il saldo. Altro appuntamento del 16 dicembre è con l’Iva delle imprese chiamate a versare quanto dovuto per novembre 2015 tramite modello F24. E’ previsto anche il versamento delle ritenute alla fonte a titolo di acconto che i sostituti d’imposta hanno operato il mese precedente e il versamento delle addizionali Irpef per comuni e regioni. Ma c’è tempo anche per gli inadempienti che sempre il 16 dicembre devono effettuare il ravvedimento (sanzione del 3% e interesse calcolati solo sul mese).
chi guadagna abolizione imu tasi 2
Entro il 27 dicembre va poi versato l’acconto Iva per il 2015 per i professionisti che operano in regime ordinario. Sempre in cassa devono tornare anche le persone fisiche obbligate alla presentazione della dichiarazione dei redditi in via telematica (e non obbligate che hanno scelto l’invio telematico) che non hanno presentato il modello Unico Pf 2015 entro il termine del 30 settembre 2015. Il 29 dicembre è infatti l’ultimo giorno utile per la regolarizzazione, mediante ravvedimento, della presentazione della dichiarazione dei redditi e della scheda contenente la scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef. Sempre il 29 dicembre i soggetti Ires con esercizio coincidente con l’anno solare che non hanno presentato il modello Unico Sc 2015 entro il termine del 30 settembre 2015 possono regolarizzare mediante ravvedimento. Infine per chi non ha optato per la ‘cedolare secca’ entro il 1 dicembre era previsto il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati in data 01/11/2015 o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 01/11/2015. Il 30 dicembre invece chi ha optato per la cedolare secca è l’ultimo giorno utile per la regolarizzazione, mediante ravvedimento, del versamento della seconda o unica rata dell’imposta sostitutiva dovuta a titolo di acconto per l’anno 2015, non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 30 novembre 2015 (ravvedimento) con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.

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