I fischi a Virginia Raggi a Porta San Paolo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-25

Applausi e fischi, e qualche buhh, si sono levati dalla folla presente a Porta San Paolo quando è stata annunciato dal palco della manifestazione dell’Anpi l’arrivo della sindaca Virginia Raggi. Quando poi la sindaca ha cominciato a parlare, in particolare dallo spezzone del corteo della Comunità palestinese, è stato gridato “Vattene”. La contestazione è cominciata …

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Applausi e fischi, e qualche buhh, si sono levati dalla folla presente a Porta San Paolo quando è stata annunciato dal palco della manifestazione dell’Anpi l’arrivo della sindaca Virginia Raggi. Quando poi la sindaca ha cominciato a parlare, in particolare dallo spezzone del corteo della Comunità palestinese, è stato gridato “Vattene”. La contestazione è cominciata quando Raggi ha detto che “oggi non siamo stati in grado di proteggere il nostro corteo unitario e abbiamo tutti perso un’occasione. Questo va detto e i fischi non scriveranno la storia”, riferendosi all’assenza della Brigata Ebraica dalla manifestazione. Poi la sindaca ha ricordato che “dobbiamo cercare di unirci ancora di più perché il messaggio che dobbiamo dare in vista di un ideale più alto, che deve costituire il fondamento della democrazia. Come ho già detto a via Tasso e come ripeto anche qui la porta del Campidoglio è sempre aperta con chi vuole dialogare”.

fischi virginia raggi

La presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello ha parlato di fischi fascisti e ha espresso la sua solidarietà a Virginia Raggi. Il PD della Capitale invece ha sostenuto che “a contestare la sindaca Raggi oggi erano romani infuriati per il degrado. Le grida erano chiare: ‘basta buche e immondizia in strada'”. “Dopo i 500 milioni di euro disponibili e non spesi nel 2017 lasciando Roma nel degrado del verde non curato, dei cassonetti che tracimano immondizie e il manto stradale costellato di buche come fosse un paesaggio lunare – ha detto la consigliera Ilaria Piccolo -, la sindaca Raggi a Porta San Paolo non poteva certo aspettarsi un’accoglienza diversa. Che c’entrano i filo-palestinesi con degrado e buche non si capisce. Forse tra i romani che inveivano contro la sindaca c’era anche qualche dipendente Atac non più tanto certo che il concordato fallimentare sia la strada giusta per salvare azienda e posti di lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda un altro consigliere del PD romano, Marco Palumbo: “Le contestazioni alla sindaca Raggi a Porta San Paolo piu’ che di natura filo-palestinese erano contro il degrado e le buche. Da più parti si sentivano grida di romani che invitavano la Raggi al grido di ‘tappace le buche'”.

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