Attualità
Per entrare alla Camera da oggi i parlamentari dovranno avere il Green Pass
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-09-22
Manca l’ufficialità che arriverà nel pomeriggio di oggi, ma anche il Senato dovrebbe seguire la stessa strada (come indicato anche tra le righe dell’ultima estensione della certificazione verde per lavoratori pubblici e privati)
Il Green Pass per fare ingresso nei palazzi del Parlamento italiano è (quasi) ufficiale. Questa mattina si sono riuniti i capigruppo della Camera che, secondo quanto anticipato da Ansa, hanno dato il via libera all’entrata in vigore di questa misura. In serata dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale da parte dell’ufficio di Presidenza di Montecitorio, in attesa che la stessa decisione (in caso contrario si creerebbe un clamoroso vulnus) venga presa all’interno di Palazzo Madama. Il tutto, come previsto decreto legge, dovrebbe partire dal prossimo 15 ottobre.
Green Pass Parlamento, il via libera alla Camera (in attesa del Senato)
Alle 14, a Montecitorio, è iniziata la riunione che ha coinvolto i capigruppo di tutti i partiti presenti alla Camera. Si è partiti con la lettura della relazione scritta dal Presidente Roberto Fico, poi si è passati alle votazioni. Al primo punto dell’ordine del giorno c’erano le “misure per l’adeguamento dell’ordinamento della Camera alle disposizioni in materia di certificazioni verdi recate dal decreto legge del 21 settembre 2021, n. 127”. Si tratta del dl approvato dal Consiglio dei Ministri e firmato ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Finalmente in Parlamento entra l’obbligo del #greenpass. Finalmente.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) September 22, 2021
In #Parlamento si entrerà solo con il #greenpass. Nessuno escluso. Finalmente.
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) September 22, 2021
Il testo del decreto legge è quello che estende l’utilizzo del Green Pass al mondo del lavoro: dal prossimo 15 ottobre, infatti, per entrare nelle aziende (pubbliche o private), nelle fabbriche, negli studi professionali (ma anche chi lavora “a chiamata” all’interno delle abitazioni, quindi badanti, colf, idraulici, elettricisti) dovranno presentare la propria certificazione verde per poter proseguire nel loro lavoro. Insomma, tutto questo ha fatto immediatamente pensare a un’estensione generalizzata, quindi anche a un Green Pass Parlamento. E proprio di questo hanno discusso oggi i capigruppo alla Camera che, secondo quanto spiegato dall’Ansa, hanno dato il via libera a questa misura, senza alcuna mozione contraria.
Come funzionerà
Il principio è quello che già conosciamo e che è entrato a far parte delle nostre vite da qualche mese: per accedere alla Camera (poi, quasi sicuramente, anche al Senato) occorrerà esibire la propria certificazione verde. E questo vale per tutti: deputati, dipendenti della Camera e dei Gruppi parlamentari, collaboratori dei deputati, giornalisti, dipendenti delle imprese appaltatrici e, naturalmente, per i rappresentanti del Governo, i senatori e gli ex parlamentari. E c’è il capitolo tamponi destinato a provocare diverse polemiche: l’accordo prevede che il costo per ogni singolo test sia a carico del Fondo di solidarietà alimentato dai loro contributi. Per chi rifiuta sono previsti tre giorni di sospensione e una sostanziosa multa di 600 euro. Quando si contravviene al regolamento della Camera si hanno per ogni giorno di sospensione 200 euro in meno di diaria.
(Foto IPP/Fabio Cimaglia)