Gli azionisti di Atlantia si appellano all’UE contro la modifica delle concessioni autostradali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-13

La mossa arriva dopo che secondo i giornali anche il Partito Democratico si è convinto sulla revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Oggi Conte al Corriere ha detto che la decisione sulla revoca arriverà presto

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Alcuni investitori internazionali del gruppo Atlantia stanno per inviare all’Unione Europea una lettera di protesta contro la norma del decreto Milleproroghe che modifica in modo unilaterale le concessioni autostradali. Lo scrive l’agenzia di stampa ANSA, senza citare chi siano gli azionisti che firmano la lettera. “Questa misura è ragione di seria preoccupazione per noi e per l’intera comunità degli investitori in quanto compromette del tutto la prevedibilità normativa, scoraggiando gli investimenti e restringendo senza giustificazione la libera circolazione dei capitali”, recita la lettera, secondo quanto scrive l’agenzia di stampa.

Gli azionisti di Atlantia si appellano all’UE contro la modifica delle concessioni autostradali

La mossa arriva dopo che secondo i giornali anche il Partito Democratico si è convinto sulla revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Intanto è in corso un board della holding infrastrutturale che potrebbe dunque formalizzare il primo passaggio della nuova governance post-Castellucci, che prevederà come noto due amministratori delegati: uno per la parte italiana, che sara’ l’attuale direttore generale della controllante Edizione, e uno per le attività estere, che non sarà però oggetto di discussione della riunione odierna del board. Atlantia ha perso in Borsa l’1,8% nella seduta di oggi.

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L’azionariato e la catena di controllo di Autostrade-Atlantia (La Repubblica, primo dicembre 2019)

La lettera sarà inviata alla Commissione Ue e, tra gli altri ai Commissari Margrethe Vestager, Valdis Dombrovskis, Thierry Breton. In un passaggio della lettera si sostiene in particolare “che la misura contenuta nel Milleproroghe è a tutti gli effetti similare alla modifica normativa che portò nel 2006 la Commissione Ue ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per violazione del principio del ‘pacta sunt servanda'”. Il premier Giuseppe Conte in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera ha detto che la decisione su Autostrade “arrivera’ presto e poggera’ su solide basi tecnico-giuridiche”.  “Ormai è evidente che sono emerse gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali. La vocazione di questo governo e’ di tutelare l’ interesse pubblico, non di assicurare un futuro vantaggioso ai concessionari privati, tanto più se inadempienti. Gli investitori stranieri sanno che anche nei rispettivi Paesi di provenienza vi sono sistemi legali che prevedono rimedi molto severi in caso di breach of contract, di inadempimenti così gravi. Quando poi ci sono interessi pubblici così evidenti e 43 vittime eviterei di richiamare a sproposito formule come certezza del diritto o stato di diritto. In uno stato di diritto la sicurezza dei cittadini è al primo posto. Punto”, ha aggiunto il premier.

Leggi anche: Autostrade, anche il PD per la revoca della concessione

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