Fact checking
Quando la Grillo firmò il decreto sul quale ora vuole vederci chiaro
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-08-31
E ora qualcosa di completamente diverso: ecco a voi lo spettacolo della ministra della Salute che dopo aver firmato un decreto promette di fare chiarezza e spiega su Twitter che la colpa è del precedente governo che lo aveva deciso e deliberato
Non ci sta la ministra della Salute Giulia Grillo a passare per quella che ha cambiato i limiti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine riducendo i rimborsi per adulti e anziani, con gli over 60 che si vedranno quasi dimezzare l’importo che passerà dai 140 euro mensili agli 89 euro peri maschi e 75 euro per le donne. In un tweet pubblicato oggi la Grillo dice che la colpa è del precedente governo.
Quando la Grillo firmò il decreto sul quale ora vuole vederci chiaro
La ministra vuole fare chiarezza sui nuovi tetti di spesa e spiega che «il decreto era stato deciso e deliberato dal precedente Governo e ha avuto l’ok dalla Stato-Regioni prima del mio insediamento». Insomma non è colpa sua se rispetto al decreto del 2006 ora , sono previsti limiti di spesa più elevati per i minori e tetti più bassi per gli adulti e gli anziani. Per l’Associazione italiana celiachia – che è stata consultata in fase di definizione delle tabelle – il taglio al tetto di spesa per l’acquisto di alimenti senza glutine “non comprometterà l’assistenza complessiva”. Ma per i molti cittadini affetti da celiachia che in questi giorni si stanno lamentando evidentemente il problema c’è. Tant’è che la Grillo ha fatto sapere di aver avviato una verifica per valutare eventuali modifiche così da non penalizzare i cittadini”.
Se però si va a consultare la Gazzetta Ufficiale e il sito del ministero della Salute si scopre che l’atto è stato firmato il 10 agosto dalla ministra Giulia Grillo. Se davvero la ministra voleva avviare una verifica e valutare eventuali modifiche poteva farlo prima di firmarlo. Forse la ministra non si è accorta di cosa ha firmato? Eppure essendo un atto del famigerato governo precedente forse andava esaminato con cura.
Ma non è questo il vero problema. Perché la Grillo ha dimostrato di voler e saper intervenire sulle leggi dei governi precedenti per modificarne l’effetto. È il caso ad esempio della circolare ministeriale che introduce l’obbligo flessibile grazie alla possibilità di ricorrere alla certificazione. Curiosamente anche in quel caso la Grillo si era difesa dicendo che l’autocertificazione era già prevista dalla legge 119/2017 (a patto però di presentare la documentazione completa entro una certa data, cosa che oggi non è più) e che quindi era tutta colpa del precedente governo.