FAQ
Il Giornale e il giallo sui quattro milioni che mancano ai rimborsi M5S
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-12-22
Il quotidiano attacca i grillini: sui rimborsi i conti non tornano
Il Giornale torna oggi a puntare il dito sui rimborsi del MoVimento 5 Stelle: nell’articolo a firma di Carmelo Caruso si racconta che sul fondo per le piccole e medie imprese – che il M5S ha individuato per restituire l’indennità dei parlamentari dal primo dicembre 2017 al 18 dicembre 2018 sono stati versati 4.230.084 euro.
Prendendo per buone le disposizioni stabilite dal regolamento del M5s a mancare sono in pratica contributi per quattro milioni. Si tratta di un dato aggregato che è riportato nel capitolo 3693 del bilancio dello Stato e che potrebbe comprendere anche altre donazioni liberali, oltre quelle del M5S. Sono cifre di cui è in possesso il Giornale e che permettono di conoscere lo stato dei rimborsi del movimento che oggi esprime premier, vicepremier e che è maggioranza parlamentare.
Tenendo come riferimento il numero degli eletti dal M5s lo scorso 18 marzo 2018 (220 alla Camera e 109 al Senato), il denaro versato sul fondo dovrebbe essere di gran lunga superiore. È possibile, servendosi dell’aritmetica, fare qualche calcolo. Da aprile 2018 a novembre 2018 sono passati 8 mesi e ciascun parlamentare del M5S avrebbe dovuto versare almeno 20mila euro (2.500 euro al mese). Se si moltiplica la somma per il numero dei parlamentari (329), incassa dovrebbero essere stati versati, solo per quanto riguarda questa legislatura, 6.580.000 euro. A questo denaro va aggiunto quello delle donazioni dei quattro mesi della scorsa legislatura, quando i parlamentari del M5s erano “solo” 162.
Moltiplicando ancora politici e contributi, sul fondo dovrebbero essere state versate ulteriori donazioni pari a 1.620.000 euro. In poche parole, sul fondo, dovrebbe essere stato versato il doppio.
Non è così. Come si è detto, sin dall’inizio, la cifra è poco più di quattro milioni. Ma il Giornale ha anche l’importo di quanto bonificato nel solo mese di dicembre del 2017. Anche in questo caso i conti non tornano. La cifra prevista sempre rifacendosi a quanto stabilito dal M5s – doveva essere 320.000 euro mentre è di 209.965 euro. Per una verifica incrociata sarebbe utile consultare i bonifici dei parlamentari del M5s che avrebbero ogni mese l’obbligo di rendere pubblici sul web. È impossibile farlo. Da un anno, nel silenzio generale, i parlamentari del M5s non esibiscono più i loro bonifici. La pubblicazione dei dati si è infatti interrotta al dicembre 2017.