Il giornalista sospeso tre mesi dall’OdG per avere augurato la morte a Laura Boldrini

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Aldo Grandi, direttore della Gazzetta di Lucca, è stato sospeso per tre mesi dall’esercizio della professione giornalistica dall’Ordine dei Giornalisti per aver augurato la morte a Laura Boldrini. Il provvedimento è stato pubblicato sulla stessa Gazzetta. Qualche anno fa lo stesso Grandi era finito al centro delle polemiche perché aveva scritto che Matteo Renzi – all’epoca ancora Presidente del Consiglio – era un «ex boy-scout traditore da mettere al muro e fucilare nella schiena».



Qualche anno prima, nel 2013, Grandi – che il Presidente della Toscana Enrico Rossi non ha esitato a definire giornalista fascistissimo – aveva ricevuto la solidarietà di Forza Nuova (pubblicata anche sul sito) in seguito ad un esposto all’Ordine dei giornalisti da parte dell’Associazione Carta di Roma che lo accusava di istigazione all’odio razziale, per aver usato ripetutamente la parola “clandestino” e aver pubblicato un comunicato stampa di Forza Nuova dal titolo: “Se sei anziano e italiano crepi, se immigrato e clandestino ti curano gratis”.



In un editoriale dal titolo “Laura Boldrini un male incurabile” Grandi se la prese quindi con la presidente della Camera. Colpevole, a suo dire, “di aver fatto entrare cani e porci con la conseguenza che, ormai, ovunque regnano degrado e anarchia”. Laura Boldrini avrebbe distrutto “la nostra identità nazionale, culturale, storica, religiosa, financo sessuale”. Ed era proprio la Presidente della Camera, secondo Grandi, alla guida di quei politici che “ci hanno fatto invadere da milioni di persone con altre culture, religioni, usanze, abitudini, costumi che non soltanto non vogliono integrarsi, ma che, se possibile, vorrebbero (dis)integrarci e lo hanno fatto senza nemmeno chiederci il permesso”.



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