Fatti
Il call center di Fratelli d’Italia per i presepi vietati
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-12-13
In Italia purtroppo non siamo fortunati come i siriani. Lì c’è Hezbollah a difendere la possibilità di fare i presepi, qui tocca accontentarsi delle iniziative del partito presepista di Giorgia Meloni
Presepe vietato nella tua scuola? Chiama subito gli acchiappa-immigrazionisti! L’idea è venuta a Daniele Rinaldi, ex consigliere municipale e dirigente romano del partito presepista della nazione, ovvero Fratelli d’Italia. Ed è subito stata fatta propria da altri esponenti del partito di Meloni-chan come l’ex capogruppo capitolino e ora consigliere regionale Fabrizio Ghera.
Via alle telefonate presepiste
Come è noto infatti sotto le feste una delle priorità di Fratelli d’Italia è la difesa del “simbolo della nostra identità culturale e religiosa” ovvero il presepe. L’anno scorso Giorgia Meloni ha raccontato a tutti di essere diventata presepista dopo essere stata a lungo tempo una semplice alberista e aveva lanciato la rivoluzione del presepe.
Da allora la scenetta della Madonna con San Giuseppe, Gesù Bambino, il bue e l’asinello è diventato un chiodo fisso di Giorgia. Proprio ieri la leader di FdI aveva utilizzato il presepe per spiegare a Salvini la geopolitica dicendo che se in Siria si fa ancora il presepe è merito di Hezbollah.
Ma siccome in Italia Hezbollah (che in italiano sarebbe Partito di Dio) non c’è tocca a Fratelli d’Italia difendere le nostre tradizioni. È un periodo questo in cui i politici sono spesso impegnati a girare per le scuole per controllare che nessun docente turbosorosiano si permetta di vietare canti di Natale, recite e presepi. Fino ad ora però non è emerso nessuno caso, ed anzi tutti i casi segnalati negli anni scorsi erano delle clamorose bufale che sono state cavalcate ad arte. Chissà forse grazie al call-center di Fratelli d’Italia le cose andranno meglio e magari ci si potrà iniziare a preoccupare dei veri problemi degli italiani. Prendi la cornetta: il presepe di aspetta!