Franco Frattini al Quirinale? Chi è l’asso nella manica del centrodestra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-25

Da pochi giorni è Presidente del Consiglio di Stato. Un passato da Ministro con Lamberto Dini e Silvio Berlusconi. Il suo nome sembra piacere anche a Giuseppe Conte

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Una figura riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Questo il vademecum che va ripetendo Matteo Salvini nel corso dei suoi incontri, colloqui e trattative per il Colle. E tra i petali della rosa del centrodestra sta sbocciando quello di Franco Frattini che potrebbe essere l’asso nella manica in grado di convincere anche il MoVimento 5 Stelle (o almeno Giuseppe Conte) in attesa di una presa di posizione anche da parte del Centrosinistra. In ballo, però, ci sono anche altre carte che rispondono alla situazione attuale internazionale, con le tensioni tra Russia e Ucraina che potrebbero rendere la sua elezione molto complicata.

Franco Frattini al Quirinale, chi è la figura che potrebbe unire i poli

Romano, classe 1957, Franco Frattini ha ricoperto diversi incarichi nelle istituzioni nazionali e internazionali. Il 14 gennaio di quest’anno, a dieci giorni dall’inizio della tornata elettorale con vista sul Colle, è stato eletto all’unanimità Presidente del Consiglio di Stato, dopo aver ricevuto nell’aprile scorso – direttamente dalle mani di Mario Draghi – l’incarico di Presidente aggiunto dello stesso Consiglio di Stato. E, come suo primo atto, ha sospeso la decisione del TAR del Lazio che aveva “bocciato” le linee guida sulla “vigilante attesa” del Ministero della Salute in caso di contagio da Sars-CoV-2.

Nel suo passato c’è una vita fatta di politica, dopo aver iniziato in magistratura. I suoi esordi, tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta, nel Partito Socialista Italiana. Da consulente giuridico di vari ministri e ministeri alla politica attiva che diventa ufficiale nel 1994 quando diventa direttore generale della Presidenze del Consiglio guidata da Silvio Berlusconi. E in questo frangente, dopo la caduta dell’ex Cavaliere, viene nominato Ministro per la Funzione Pubblica da Lamberto Dini. Poi le candidature: nel 1996 diventa deputato con il Polo delle Libertà, dal 1997 al 2000 diventa consigliere comunale a Roma.

L’anno seguente il ritorno a quel dicastero per la funzione pubblica, sempre sotto il governo di Berlusconi. Un ruolo che rimarrà nelle sue mani per poco più di un anno. Poi il doppio mandato alla Farnesina: prima dal novembre del 2002 al novembre del 2004; poi dal maggio 2008 al novembre 2011. In entrambi i casi, a guidare l’esecutivo c’era Silvio Berlusconi. E nel mezzo ha ricoperto anche il ruolo di Commissario europeo per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza (nonché quello di Vicepresidente della Commissione europea) dal 2004 al 2008. Fino ai giorni nostri, con la nomina a Presidente del Consiglio di Stato. Anche se il suo nome è tornato a circolare per una questione “social”: era il maggio del 2020 quando “litigò” con l’inesistente comune di Bugliano.

Chi potrebbe votarlo e cosa potrebbe fermarlo

A parte questo incidente ironico sui social, si tratterebbe di una figura che rispecchia, in pieno, i canoni indicati da Matteo Salvini in nome del centrodestra. E potrebbe piacere anche a Giuseppe Conte. Nonostante una visione politica molto differente, Franco Frattini si schierò a sostegno dell’allora Presidente del Consiglio (era il 2018, l’inizio del governo gialloverde) nella sua richiesta di sospensione delle sanzioni dell’Unione Europea nei confronti di Mosca. Ma proprio questa sua vicinanza alla Russia e a Putin potrebbe rendere il suo nome non spendibile per il Quirinale: le tensioni tra Mosca e l’Ucraina, infatti, sembrano non rendere la sua figura compatibile con quella del Presidente della Repubblica, visti gli ultimi accadimenti internazionali che sembrano essere il preludio a un conflitto non solo diplomatico.

(foto ipp/Venturini)

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