Opinioni
Flessibilità, il part time per chi è vicino alla pensione
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-14
Arriva un primo assaggio di flessibilità già nella legge di stabilità, in attesa dell’intervento vero e proprio di uscita anticipata dal lavoro con penalizzazioni promesso per il prossimo anno. Secondo quanto si apprende in manovra dovrebbe entrare il part-time per chi è vicino alla pensione. Ma l’ipotesi è ancora al vaglio dei tecnici. I lavoratori che […]
Arriva un primo assaggio di flessibilità già nella legge di stabilità, in attesa dell’intervento vero e proprio di uscita anticipata dal lavoro con penalizzazioni promesso per il prossimo anno. Secondo quanto si apprende in manovra dovrebbe entrare il part-time per chi è vicino alla pensione. Ma l’ipotesi è ancora al vaglio dei tecnici. I lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano i requisiti per la pensione potranno scegliere il part-time al 60-40%. I contributi verranno versati dal datore di lavoro in busta paga mentre per i contributi figurativi ci pensa lo Stato. Il lavoratore non vedrà quindi intaccata la sua pensione. Il costo, si apprende da fonti di governo, si aggirerebbe sui 100 milioni l’anno. L’ipotesi è ancora al vaglio dei tecnici in vista del consiglio dei ministri di domani.
Secondo quanto apprende l’Adnkronos, l’intervento permette al lavoratore, sulla base di accordi individuali, di optare per il lavoro part-time al 60%-40%, con il datore di lavoro che versa in busta paga i contributi netti che avrebbe versato all’Inps. Il lavoratore avrà i contributi figurativi e quando uscirà del tutto dal mondo del lavoro non vedrà intaccata la sua pensione. Una misura messa punto dagli sherpa del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che non è condizionata a nuove assunzioni ma che permette alle imprese di svecchiare gradualmente gli occupati. In pratica, potrebbero avvalersi di questa forma parziale di flessibilità i lavoratori a partire dai 63 anni e 7 mesi nel 2016. Potendo usufruire, di fatto, di una finestra di tre anni. L’intervento ha ovviamente un costo per lo Stato che dovrà versare i contributi figurativi, andando a impattare sul deficit, ma non sul debito. Prevista anche una misura di solidarietà espansiva, tramite accordi collettivi. Uno ‘scivolo’ per i lavoratori a due anni dalla pensione che possono optare per il part-time condizionato a nuove assunzioni. Per la quota non lavorata, tali occupati cumulano la pensione. Le aziende che opteranno per questo regime avranno degli sgravi sulle assunzioni di giovani lavoratori.