La flat tax del governo Lega-M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-12

La riforma che premia i ricchi e beffa il ceto medio: Armando Siri annuncia un condono per le coperture e spiega che negli anni si coprirà da sola

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Alla vigilia della nascita del governo Lega-M5S, il senatore Armando Siri spiega a Repubblica come sarà la Flat Tax del Carroccio, ovvero il provvedimento più forte tra quelli promessi dalla Lega. L’intervista è interessante perché Siri dice che toglierà la patente e il passaporto agli evasori per combattere il nero (difficile che passi una punizione che nulla c’entra con l’evasione fiscale), e che la Lega immagina un condono-monstre per coprirla il primo anno e poi il recupero di gettito per gli anni successivi:

«Gli alibi finiranno. Inaspriremo le sanzioni per chi evade. Più carcere nei casi gravi. Negli altri anche il ritiro della patente o del passaporto per due anni. E la sospensione delle certificazioni a quanti lavorano con lo Stato».

Quanto costa questa rivoluzione? Come la coprite?
«Cinquanta miliardi. Nel primo anno, 35 miliardi arriveranno dalla “pace fiscale” e 15 miliardi dalla cancellazione di agevolazioni e sconti, una palude da 60 mila norme. E poi da spending review e dismissioni di asset immobiliari».

Cos’è la pace fiscale?
«Il provvedimento “Saldo e Stralcio” che approveremo nel primo o nel secondo Consiglio dei ministri. Famiglie, commercianti, imprese che hanno pendenze con Equitalia – fino al 2015 – potranno mettersi in regola versando in modo agevolato il 25%, il 10% o il 6% del dovuto, a seconda delle difficoltà economiche in cui si trovano».

Non è troppo alto il gettito stimato da questa nuova rottamazione?
«Nelle altre hanno pagato quelli che avevano i soldi. Qui andiamo incontro ai più disagiati. Nel 2019 contiamo di recuperare 35 miliardi, nel 2020 altri 25 miliardi».

Sulla fattibilità e sulla credibilità di queste coperture conviene lasciare il giudizio al lettore. Più interessante è segnalare che proprio oggi Il Sole 24 Ore pubblica una serie di simulazioni dalle quali si evince che le notizie migliori con un provvedimento del genere arriverebbero in particolare per la fascia fra 40 e 60mila euro di reddito familiare, che si vedrebbe ridurre l’imposta statale anche di oltre la metà. In questo ambito, secondo le ultime dichiarazioni fiscali, si collocano due milioni di italiani, il 5% dei contribuenti totali.

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Un single con 15mila euro di reddito all’anno, per esempio, si vedrebbe ridurre l’imposta statale solo del 5%, e con lo stesso reddito una famiglia andrebbe addirittura a pagare più tasse di oggi. La proposta della Lega prevedeva per questi casi una clausola di salvaguardia per evitare rincari, che dovrebbe essere confermata nella versione finale per evitare sorprese. Il problema non è da poco, in termini di equità ma anche per un aspetto pratico: nella piramide schiacciata dei redditi italiani sono oltre 18 milioni, cioè il 44,9% del totale, i contribuenti che non dichiarano più di 15mila euro.

Leggi sull’argomento: Dove la flat tax c’è (e non funziona)

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