L’allarme di Fitch sul governo Lega-M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-21

Il contratto di coalizione fra i “due partiti più populisti ed euroscettici italiani aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano” dell’Italia, “in particolare attraverso un allentamento fiscale e il potenziale danno alla fiducia”. È netto il giudizio dell’agenzia di rating Fitch in una nota sulla situazione politica italiana, ricordando come nell’aprile 2017 proprio …

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Il contratto di coalizione fra i “due partiti più populisti ed euroscettici italiani aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano” dell’Italia, “in particolare attraverso un allentamento fiscale e il potenziale danno alla fiducia”. È netto il giudizio dell’agenzia di rating Fitch in una nota sulla situazione politica italiana, ricordando come nell’aprile 2017 proprio “il rischio politico era stato un fattore chiave nel downgrade dell’Italia a ‘BBB’ “. Pur ricordando come siano state ritirate da una bozza precedente alcune proposte che aprivano la porta alla “creazione di un meccanismo per l’uscita dalla moneta unica” sono rimaste nel contratto – si sottolinea – “misure che implicano un atteggiamento fiscale espansivo, accrescono l’incertezza sul settore bancario italiano e rendono più probabili scontri con le autorità della zona euro”. Inutile ricordare che le agenzie di rating sono state additate nel 2011 tra i responsabili della caduta del governo Berlusconi e dell’arrivo di Monti a Palazzo Chigi.

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Fitch evidenzia come “la piena attuazione degli impegni” – dal reddito di base universale alla ‘flat tax’ e alle modifiche all’età pensionabile – aumenterebbe significativamente il disavanzo delle amministrazioni pubbliche dal 2,3% del PIL l’anno scorso mentre “le proposte per un aumento delle entrate non compenserebbero questi impegni”: insomma, secondo l’agenzia di rating “il programma è incoerente con l’obiettivo dichiarato” di ridurre il debito pubblico. Le posizioni dei due partiti populisti “aumentano il rischio sia di un ulteriore aumento del debito pubblico sia di una reazione destabilizzante da parte degli attori economici e dei mercati finanziari” aggiunge Fitch che sottolinea anche i possibili “danni alla capacità delle banche di sostenere la modesta ripresa economica dell’Italia”. Proprio a causa del report di Fitch lo spread tra Btp e Bund è volato a 178 punti base, a un soffio da quota 180, segnando i massimi dall’estate 2017.

Leggi sull’argomento: Il fantasma dello spread sul governo Lega-M5S

 

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