La storia delle firme “farlocche” di FdI per la sfiducia a Speranza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-21

Lunedì Giorgia Meloni esultava spiegando che Fratelli d’Italia aveva raccolto in 48 ore 100mila firme online a sostegno della mozione di sfiducia al ministro della Salute Roberto Speranza. Ecco come sono state raccolte

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Lunedì Giorgia Meloni esultava spiegando che Fratelli d’Italia aveva raccolto in 48 ore 100mila firme online a sostegno della mozione di sfiducia al ministro della Salute Roberto Speranza. Il Fatto racconta come sono state raccolte

La storia delle firme “farlocche” di FdI per la sfiducia a Speranza

Giacomo Salvini, che firma l’articolo spiega che l’unica verifica che viene fatta è sull’indirizzo email a cui viene chiesta conferma della firma. Basta cambiare la mail per poter firmare nuovamente. Secondo il giornalista, ieri facendo delle verifiche è stato possibile per la stessa persona firmare cinque volte con cinque nomi diversi:

Solo ieri, in pochi minuti, abbiamo firmato ben cinque volte dallo stessa casella di posta creata per l’oc -casione (pippo6927 @gmail.com ) cambiando ogni volta i dati anagrafici. Per firmare si deve inserire una email, nome, cognome, regione e provincia di provenienza.E qui c’è la prima falla: la piattaforma non è predisposta per verificare che la provincia indicata faccia parte della regione corretta. Il Fatto la prima volta ha firmato con un generico “Francesco Bianchi” abitante della Lombardia in provincia di Reggio Calabria (sic!). L’unica verifica che viene fatta è sull’indirizzo email.

Insomma sarebbe facilissimo gonfiare a dismisura i numeri a sostegno della mozione. Anche se comunque non sono vincolanti. I numeri perché passi non ci sono anche perché la Lega di Matteo Salvini non l’appoggerà. Si tratta di un’azione di disturbo di Giorgia Meloni che ha vita facile dall’opposizione, e non a caso vola nei sondaggi.

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