Le polemiche per la fiamma tricolore sul casco di Ganna | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-19

Il disegno ricorda, molto da vicino, quello della fiamma tipica del MSI e del logo presente nel simbolo di Fratelli d’Italia

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La prestazione sull’asfalto della prova mondiale e cronometro a Wollongong, in Australia, è stata una delle peggiori della sua carriera da ciclista. Questa volta, infatti, Filippo Ganna non è riuscito a ripetere le prestazioni a cui ha abituato il pubblico italiano e ha concluso la sua gara “solamente” al 7° posto. Un evento più unico che raro, visto che il 26enne di Verbania è da anni ai vertici della specialità (anche su pista). Ma l’attenzione di molti si è concentrata sul disegno presente sul casco indossato dal talento del ciclismo italiano, con quel simbolo che ha ricordato da vicino la “fiamma” tricolore.

Filippo Ganna e il casco con la fiamma tricolore ai mondiali

La prestazione sportiva di Filippo Ganna, dunque, è finita in secondo piano. Quel settimo posto finale, infatti, non ha provocato molte reazioni (anche perché, come spesso accade per le discipline diverse dal calcio, di sport come il ciclismo se ne parla solo quando ci sono grandi risultati da celebrare). Ma l’attenzione è finita su quel casco.

Quel disegno, in effetti, ricorda molto da vicino la fiamma tricolore. La stessa finita nel mirino delle critiche nelle scorse settimane per via della sua presenza (e sussistenza) all’interno del logo di Fratelli d’Italia per ricordare le radici del partito nel Movimento Sociale Italiano (MSI). Ma era un riferimento politico? Come spiegato da Stefano Barzaghi alla Gazzetta dello Sport, il disegnatore del casco della Kask indossato dal ciclista italiano:

“Ho voluto immaginare per lui una sorta di fulmine tricolore nell’azzurro. Il casco gliel’ho recapitato una decina di giorni fa, era molto contento. Visto in tv, questa mattina, mi ha ricordato la fiamma sui caschi dei pompieri. Nessunissimo riferimento politico. Dalle questioni della politica restiamo totalmente estranei, viviamo anche in Svizzera perdipiù”.

Quelli, dunque, dovevano essere tre fulmini: uno verde, uno bianco e uno rosso. Ma lo stesso disegnatore ha detto che l’effetto finale, a vederlo con gli occhi di oggi (ovvero delle polemiche), non è stato quello voluto.

 

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