È stato operato al cuore il bambino i cui genitori volevano solamente sangue dei no vax per le trasfusioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-18

Il piccolo è stato operato al Sant’Orsola di Bologna e a breve sarà dimesso. Il tribunale aveva tolto la patria potestà al padre e alla madre

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La sua storia è diventata di dominio pubblico per via della posizioni di suo padre e di sua madre che non volevano, per la sua delicatissima operazione cardiaca, trasfusioni effettuate con il sangue di persone vaccinate. Una vicenda che ha chiamato in causa anche la giustizia che prima ha dato ragione al personale medico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e poi ha sospeso la patria potestà alla coppia. Ora il bimbo di due anni, figlio dei genitori fortemente no vax, è stato operato proprio nel nosocomio emiliano. E l’intervento al cuore è andato bene.

Figlio dei genitori no vax operato con successo al cuore a Bologna

Come riporta Il Resto del Carlino, il bambino è stato operato martedì al Sant’Orsola di Bologna. L’operazione è andata bene, ma occorreva procedere il più rapidamente possibile vista la conclamata patologia cardiaca che metteva a repentaglio la vita del piccolo. Per questo motivo il tribunale aveva accettato il ricorso presentato dal nosocomio nei confronti della decisione dei genitori che non volevano che il bimbo entrasse in contatto con sangue di persone vaccinate durante le eventuali e necessarie trasfusioni.

Tra pochi giorni il figlio dei genitori no vax sarà dimesso dall’Ospedale, in attesa di capire se potrà tornare con la sua famiglia. La procura di Modena, infatti, ha deciso di sospendere la patria potestà dei genitori. Una decisione presa per accelerare i tempi per la sua delicata, necessaria e non rimandabile operazione cardiaca. La coppia, vittima di una serie di convinzioni provocate da un’infinita quantità di fake news che circolano sui social, era (probabilmente ancora lo è) convinta che con la trasfusione di sangue di persone vaccinate, il loro bambino sarebbe entrato in contatto con sostanze nocive contenute nei vari prodotti (oltre ai feti). Due bufale già smentite che, però, hanno messo a repentaglio l’operazione e la sopravvivenza del piccolo.

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