I farmacisti che registrano falsi tamponi positivi per rilasciare il Green Pass rafforzato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-10

Ci sarebbe stato più di un caso. A denunciarlo è Fabio Ciciliano, componente del Comitato tecnico scientifico.

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Il tracciamento epidemiologico è sempre più difficile. Sia per il numero di contagi che è esponenzialmente cresciuto nel corso delle ultime settimane, sia per l’elevatissimo numero di tamponi effettuati. Perché se quest’ultimo dato ha restituito un quadro della situazione più concreto, ha creato anche molta destabilizzazione anche nella percezione. Ma a creare ulteriori problemi ci sarebbero anche dei falsi tamponi positivi registrati da alcune farmacie attraverso farmacisti compiacenti che, d’accordo con un cittadino, agirebbero così per permettere di ottenere (nel giro di pochi giorni) il Super Green Pass. Quello da guarigione (e non quello da vaccino).

Falsi tamponi positivi registrati nelle farmacie per avere il Green Pass

A riportare questa “accusa” è Fabio Ciciliano, uno dei componenti del Comitato Tecnico-Scientifico. Intervistato da Il Corriere della Sera, il medico della Protezione civile e della Polizia ha spiegato:

“La semplificazione dell’impianto normativo sulla diagnostica dei casi positivi, se da un lato facilita la gestione complessiva degli isolamenti (basta la positività al semplice tampone antigenico) dall’altro può aprire a potenziali criticità dovute al tentativo di corruzione di farmacisti compiacenti. Ci sono segnalazioni da varie città. Basta registrare in piattaforma tamponi surrettiziamente positivi al fine del rilascio del green pass successivo all’esecuzione di un secondo tampone negativo e si elude uno dei più importanti sistemi di vigilanza sull’epidemia. Comportamenti disonesti e sanzionabili penalmente con gravi ripercussioni sui farmacisti compiacenti e su chi li preme”.

Secondo l’esperto, dunque, il via libera al tampone antigenico per certificare l’avvenuto contagio e – di conseguenza – l’avvenuta guarigione avrebbe aperto le porte a una vera e propria frode fatta di farmacisti compiacenti con alcuni cittadini. Perché, secondo Ciciliano, i falsi tamponi positivi vengono registrati sulle piattaforme per certificare un contagio non reale e permettere, all’esito di un tampone negativo conseguente, di ottenere la certificazione verde rafforzata da guarigione.

(FOTO IPP/MIPA)

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