Venice Forex Investment Group: così Fabio Gaiatto è diventato il nuovo Madoff del Nordest

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-17

Un classico: schema Ponzi, 37 milioni di euro spariti, un discreto numero di imprenditori del Nordest truffati

article-post

Fabio Gaiatto, ex manager del turismo 53enne, con interessi in Veneto e Friuli, è il nuovo Madoff del Nordest: con al sua Venice Forex Investment Group ha convinto 3mila clienti a investire 15mila euro in media (e un imprenditore gli ha dato 8 milioni) per investire in Forex.

Venice Forex Investment Group: così Fabio Gaiatto è diventato il nuovo Madoff del Nordest

Gaiatto ha proposto un prodotto chiamato Forex, compravendita di valute. Il procuratore di Pordenone Raffaele Tito e la pm Monica Carraturo che sulla vicenda hanno aperto un’inchiesta per truffa aggravata, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, appropriazione indebita e ora anche riciclaggio. Racconta oggi il Corriere della Sera che sui loro tavoli ci sono un centinaio di querele, presentate da chi non ha più rivisto le somme investite. Al momento il fascicolo vede tre indagati, Gaiatto e due suoi collaboratori, per un buco da 37 milioni di euro. «L’operatività riguarda flussi di denaro da e per la Croazia di considerevole ammontare, a cui si aggiungerebbero prelievi di denaro contante presso gli sportelli automatici della banca eseguiti con carte aziendali emesse da operatori croati», scrivono in un’informativa gli uomini del Nucleo di Polizia economica e finanziaria di Venezia.

fabio gaiatto venice forex investment group 1

In realtà Venice Investment Group lavorava su una versione riveduta dello schema Ponzi: rendite altissime per i primi che arrivano e cercano gli altri per investire fino al collasso. Sul sito internet della società si poteva accedere attraverso il proprio profilo personale al portafoglio investimenti, dove venivano sommati succosi guadagni. Era tutto falso. La CONSOB aveva aperto un’indagine nel 2016 su Gandolfo, che aveva portato a una sanzione amministrativa di 15mila euro per attività illecita. In quei nove mesi il gruppo Venice ha conosciuto il suo periodo più florido, articolando la struttura in varie società estere, dal Delaware (Usa) a Londra, dalla Slovenia alla Croazia. Dopo la multa sono sorti i problemi. I clienti che chiedevano la restituzione del capitale investito hanno cominciato a fare i conti con continui rinvii. Fino a rivolgersi ai loro legali. Il buco totale ammonta a 37 milioni.

Leggi sull’argomento: Pace fiscale: il condono tombale degli onesti al governo

Potrebbe interessarti anche