Sondaggi Emilia Romagna: quanto vale il M5S?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-23

Il governatore uscente per ora rimane favorito sulla leghista sponsorizzata da Matteo Salvini. La legge elettorale emiliana infatti prevede il voto disgiunto, quindi nulla osta per l’elettore a votare M5S come lista e Bonaccini come governatore

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I sondaggisti sono tutti d’accordo sul fatto che dopo l’annuncio della corsa del MoVimento 5 Stelle in Emilia Romagna la partita con Lucia Borgonzoni per Stefano Bonaccini si fa più complicata. Ma i sondaggi sull’Emilia Romagna dicono anche che il governatore uscente per ora rimane favorito sulla leghista sponsorizzata da Matteo Salvini. La legge elettorale emiliana infatti prevede il voto disgiunto, quindi nulla osta per l’elettore a votare M5S come lista e Bonaccini come governatore.  L’ultimo sondaggio sull’Emilia è stato realizzato da Ixé per Cartabianca (RaiTre), ma prima della votazione su Rousseau. La fiducia in Bonaccini è molto alta (68) rispetto a Borgonzoni (45). Il dem, sul voto ai singoli candidati, sarebbe avanti 40% contro 29,2% (scenario coni l M5S), quota che si alzerebbe a 41,2% contro 29,4% (senza M5S).

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Emilia Romagna e Calabria: quanti voti prende il M5S (Corriere della Sera, 23 novembre 2019)

Il Corriere della Sera oggi spiega che comunque la corsa dei grillini non favorisce Bonaccini: «La corsa autonoma di un candidato Cinquestelle è uno scenario che non favorisce il candidato di centrosinistra — spiega Lorenzo Pregliasco di Youtrend —. I dati a disposizione prima della scelta di Rousseau dimostravano che un patto di “non belligeranza” del Movimento sarebbe stato chiaramente un beneficio per Bonaccini. Questo perché gli elettori rimasti nell’alveo pentastallato sono più portati a sostenere il candidato progressista piuttosto che la leghista». Per Roberto Weber, analista di Ixè, va invece tenuto in considerazione che il fenomeno delle«sardine» potrebbe innescare un effetto«perverso»: «Questa mobilitazione sta dando un valore politico sempre più nazionale al voto in Emilia, terreno in realtà preferito da Salvini che non a caso ripete “Mandiamo a casa il governo” — osserva Weber. Bonaccini ha una credibilità nettamente superiore a Borgonzoni. Le “sardine” erano nate proprio per difendere la società ed i valori promossi dal governatore uscente, ma in questo quadro rivendicare le cose fatte per il territorio funzionerà di meno».

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