Emilia Clementi: la voce del Popolo accusata dal Popolo di non rappresentarlo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-10-11

La professionista delle rivoluzioni a colpi di smartphone che lotta contro i politici fitusi fa la voce grossa contro il Popolo che non la considera una sua rappresentante e che l’ha contestata all’uscita da Montecitorio dicendole che era lì solo per farsi pubblcità. E si becca una marea di insulti

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Emilia Clementi è da qualche anno la stella del gentismo italiano. I suoi video contro quei fitusi dei politici eccitano il Popolo che si riconosce nelle sue invettive. Vera professionista della protesta contro la Kasta incarna perfettamente lo spirito delle decine di “rivoluzioni” che vengono proclamate ogni giorno nel nostro Paese.

emilia clementi contestata Montecitorio - 1
La rivoluzione permanente di Emilia Clementi

L’ultima in ordine di tempo è quella andata in scena ieri davanti a Montecitorio. A guidarla c’era l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, ora leader del Movimento Liberazione Italia. La Clementi, che già aveva partecipato alla rivoluzione del 10 settembre, non poteva mancare ed infatti era a pochi metri dal generalissimo durante le concitate fasi della rivoluzione da operetta. Eccola ad esempio in questo video di Socialisti Gaudenti mentre se la prende con il “Governo Pittì” (Governo PD) e cerca di far dire a Pappalardo che lui il suo vitalizio da parlamentare lo usa a fin di bene.

Qualcuno però non ha gradito il suo presenzialismo e soprattutto il fatto che la Clementi fosse tra i membri della “delegazione” che ha accompagnato il generale Pappalardo dentro Palazzo Montecitorio. In effetti la pasionaria delle proteste a mano armata di telefonino e live su Facebook non è nel direttivo di MLI. Gli attivisti del Movimento Liberazione Italia la accusano di volersi solo fare pubblicità e di non essere delegata. Anche la Clementi, come i politici abusivi, deve uscire da Montecitorio. Lei ovviamente non ci sta e sbrocca proprio come i politici fitusi dicendo all’esponente dellaggente che non si può permettere perché lei è la voce del Popolo. Non si sa però chi l’abbia eletta, forse è una voce abusiva? Solo l’intervento del Generale, che annuncia che preparerà una lettera che “sarà come un ultimatum” (un altro?) pone fine al battibecco. Almeno fino alla prossima rivoluzione.

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