L’assessora leghista di Civitavecchia indagata per corruzione per l’appalto sulle luci di Natale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-03

Emanuela Di Paolo, leghista, assessora al Commercio del comune di Civitavecchia, è indagata per corruzione: insieme al dirigente comunale Giglio Marrani avrebbe favorito l’imprenditore Gianpiero Firicano ad aggiudicarsi l’appalto per le luci di Natale nonostante un’offerta meno vantaggiosa

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L’assessora al Commercio del comune di Civitavecchia in quota Lega Emanuela Di Paolo ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura con l’accusa di corruzione: secondo gli inquirenti, insieme al dirigente comunale Giglio Marrani avrebbe favorito l’imprenditore Gianpiero Firicano con una presunta “turbativa della libertà degli incanti” ad aggiudicarsi l’allestimento delle luminarie cittadine di quest’anno, nonostante l’offerta presentata fosse “decisamente meno vantaggiosa” rispetto alla ditta esclusa e arrivata seconda, in quanto “non avrebbe pagato gli allacci della corrente (per un costo di circa 20mila euro a carico dell’amministrazione) e in cambio avrebbe fornito dieci casette di legno per il mercatino del Natale e aumentato in alcune zone le luminarie”.

La giunta di centrodestra di Civitavecchia nei guai

Ma non è tutto: la giunta a trazione centrodestra (Lega e Fratelli d’Italia) deve affrontare anche altre accuse, come quelle rivolte a Marrani e a due imprenditori, Simone Pagliarini e Mario Benedetti” in quanto in concorso tra loro e in cambio di utilità non meglio identificate e contestate in un presunto reato corruttivo, avrebbero agevolato la cessione in affitto del chiosco di Mario Benedetti che si trova in zona Pirgo in favore di Simone Pagliarini”.

In ultimo, una terza vicenda coinvolge anche un agente di polizia locale, Augusto Foschi: per la Procura di Civitavecchia l’uomo aveva la possibilità di accedere nei locali chiusi a chiave del Comune dove si trovavano i documenti sensibili relativi ad un concorso per l’assunzione di otto dipendenti comunali, si sarebbe quindi introdotto al loro interno, in particolare in quello in uso del dirigente Marrani in orario di chiusura, avrebbe prima aperto il fascicolo e successivamente fotografato le domande dei quiz che riguardavano la selezione concorsuale proprio dei vigili urbani e le avrebbe successivamente consegnate alla propria figlia, poi risultata vincitrice del concorso. Secondo gli inquirenti, ad “incastrare” gli indagati, le intercettazioni ambientali e le telecamere nascoste negli uffici comunali.

La maggioranza si è difesa in un comunicato: “Esprimiamo piena fiducia nell’ operato degli assessori ed in particolare dell’avvocato Emanuela di Paolo – scrivono infatti Forza Italia, Civitavecchia 2024 e Lista Tedesco – e siamo certi che il lavoro della magistratura chiarirà in maniera definitiva la vicenda. La storia ha visto molteplici politici destinatari di avvisi di garanzia i quali si sono poi trasformati in sentenze di assoluzione. Siamo, pertanto, a ribadire la nostra vicinanza alle persone coinvolte in questa vicenda”.

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