Ecommerce, è boom di vendite per le aziende che puntano sull’online

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-21

Se da un lato le vendite al dettaglio sono calate dell’11,4% ad aprile, il mese peggiore per le misure restrittive dovute al lockdown, nello stesso periodo il commercio elettronico è cresciuto del 27,1%, un aumento considerevole rispetto allo stesso mese del 2019

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La congiuntura attuale è rappresentativa di una situazione di crisi profonda, con una previsione dell’Istat per il 2020 di una caduta del Pil dell’8,3%, oltre all’aumento di quasi il 9% del tasso di disoccupazione. In questo scenario così drammatico, per migliaia di imprese e milioni di lavoratori alle prese con una situazione complessa, emerge anche un dato che deve sicuramente far riflettere.

Se da un lato le vendite al dettaglio sono calate dell’11,4% ad aprile, il mese peggiore per le misure restrittive dovute al lockdown, nello stesso periodo il commercio elettronico è cresciuto del 27,1%, un aumento considerevole rispetto allo stesso mese del 2019. Il boom delle vendite online è un fenomeno evidente, un trend che ha premiato le aziende che hanno puntato sul digitale, offrendo una via d’uscita rispetto alle imprese che sono rimaste ancorate ai metodi tradizionali.

Secondo i dati del Consorzio Netcomm, nei primi mesi del 2020 si sono registrati 2 milioni di nuovi clienti online, persone che non avevano mai comprato prima su internet. Questi nuovi consumatori sono stati portati sul web dall’emergenza sanitaria, tuttavia molti di loro hanno dimostrato un apprezzamento verso tale modalità di acquisto, con una percentuale considerevole che potrebbe non tornare più ai sistemi classici della vendita al dettaglio.

Coronavirus spinge crescita e-commerce e dei codici sconto

L’importanza per le aziende di sfruttare i canali digitali

Tutti gli studi e le analisi di settore mostrano un quadro piuttosto chiaro, in cui il futuro è ormai delineato. La pandemia di Covid-19, infatti, non ha rappresentato un fenomeno isolato, ma ha semplicemente accelerato una tendenza in atto da alcuni anni. Negli ultimi tempi il commercio elettronico ha sempre mantenuto un trend di crescita a doppia cifra, con un incremento nel 2019 del 18,4% in base alle rilevazioni Istat, confermando un cambiamento drastico ma inesorabile.

Per questo motivo, diventa indispensabile per le imprese adattare il proprio modello di business ai nuovi processi del commercio elettronico. Secondo il seo Roberto Serra, ad esempio, la soluzione migliore, al momento, è la creazione di una struttura ibrida e omnicanale, in cui bilanciare i servizi tradizionali con una presenza online ottimizzata che punti sul traffico organico dai motori di ricerca a supporto di un’attività di advertising a 360 gradi.

In particolare, servono investimenti per il potenziamento dei canali telematici, come il sito web aziendale, l’e-commerce e i profili social. Questi strumenti devono essere utilizzati per la costruzione di una struttura versatile, offrendo la possibilità ai consumatori di interagire con l’azienda nel modo che preferiscono. Ad esempio, un sistema molto efficiente è l’opzione di acquisto online con ritiro della merce in negozio, perfetta per i piccoli esercenti di quartiere.

Allo stesso modo, è fondamentale creare esperienze d’acquisto personalizzate, migliorare i servizi di assistenza ai clienti e aumentare la visibilità del sito web, curando ogni dettaglio per assumere una presenza online autorevole e posizionarsi per le parole chiave query di ricerca più attinenti con il proprio business. Ottimizzare i canali digitali significa rendere sostenibile la propria attività, gettando le basi per un progetto che possa affermarsi nel tempo e competere su un mercato sempre più globale.

Quali sono i settori più in crescita per lo shopping online

Ovviamente, non tutti i settori stanno subendo la stessa spinta verso il commercio elettronico, nonostante si tratti di un fenomeno piuttosto lineare che coinvolge ogni comparto merceologico. Secondo le rilevazioni di Netcomm, l’incremento più consistente è stato registrato per i prodotti per cura degli animali domestici, la cui vendita online è cresciuta del 154% nei primi 4 mesi del 2020.

Subito dietro si sono posizionati i prodotti alimentari, sia quelli confezionati che freschi, con un incremento del 130%, mentre gli acquisti di articoli per la cura della casa sono aumentati del 126% e quelli per la cura della persona del 93%. Una delle novità assolute è stata portata dal modello dell’ordine online con pagamento digitale e del ritiro in negozio, una soluzione che ha ottenuto un boom di richieste del 349%, premiando soprattutto i piccoli esercenti di quartiere.

Senza dubbio, l’implementazione di strutture digitali ha un costo per i commercianti e le aziende, tuttavia consente di costruire un sistema più efficiente, aumentare le vendite e migliorare i margini dei profitti. In particolare. molti analisti prevedono la crescita nel 2020 dell’opzione conosciuta come click&collect, ovvero comprare online e ritirare in negozio, un servizio già ampiamente diffuso sia in Europa che negli Stati Uniti, in grado di garantire il distanziamento sociale senza eliminare completamente l’interazione umana.

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