Il caos a 5 Stelle sulla deroga al vincolo del doppio mandato e i silenzi di Beppe Grillo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-28

L’incontro con i deputati, a Roma, nella giornata di lunedì. E oggi il garante promette che arriveranno le spiegazioni ufficiali su quel che sta accadendo nel mondo pentastellato

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Sì, no, boh. Forse, ma per pochi. Dopo la scissione di Luigi Di Maio e dei parlamentare che lo hanno seguito in un nuovo gruppo parlamentare (alla Camera “Insieme per il futuro”, in attesa di capire cosa accadrà in Senato), Beppe Grillo è sceso a Roma per incontrare i deputati dell’universo pentastellato. E tra i temi affrontati c’è anche la possibilità di concedere una o più deroghe su quel famoso vincolo del doppio mandato nel M5S. Le smentite su questa ipotesi sono arrivate nel corso della giornata di lunedì, ma ieri sera lo stesso garante del MoVimento 5 Stelle, rientrando in albergo, ha detto che oggi spiegherà tutto.

Doppio mandato M5S, si attende l’annuncio di Grillo sulle possibili deroghe

Ma perché se ne sta parlando con insistenza? Tutto nasce dalle prossime (previste per l’autunno) elezioni Regionali in Sicilia. Il MoVimento 5 Stelle si presenterà in tandem con il Partito Democratico, passando per le primarie che si terranno nel mese di luglio con i gazebo installati in tutte le città. I pentastellati dovranno consegnare, entro giovedì, il loro nome e la figura forte è quella di Giancarlo Cancelleri. Il viceministro alle Infrastrutture, però, è già stato candidato – sempre in Sicilia – nel 2012 e nel 2017. Dunque, lo Statuto e il regolamento interno impediscono all’uomo forte del MoVimento 5 Stelle nella Regione di scendere in campo (prima per le Primarie e poi, eventualmente, per il voto delle Regionali).

Questa è la cornice all’interno della quale si sono consumati i giorni di colloqui sul doppio mandato M5S. E di proposte al garante Grillo ne sono state fatte tante. La prima fa riferimento a una deroga una tantum in favore di Cancelleri. La seconda, invece, voleva offrire questa possibilità a un ristretto gruppo di meritevoli: come riporta AdnKronos, ci sarebbe un 5% di parlamentari o amministratori locali a cui concedere questa mini-deroga. Entrambe queste ipotesi, però, sembrano essere saltate nel corso dell’incontro tra il co-fondatore del MoVimento 5 Stelle e i deputati di Montecitorio.

Strategie? Sta di fatto che oggi dovrà arrivare la risposta definitiva. Lo ha promesso lo stesso Grillo facendo ritorno all’Hotel Forum dopo aver incontrato i suoi parlamentari. Perché – e questo sembra, per storia passata e recente, un mantra ineludibile – comunque si dovrà passare dalla consultazione online degli iscritti che, qualora dovessero essere superati i tentennamenti, saranno chiamati a esprimersi sulle deroghe al vincolo doppio mandato M5S.

Chi resta fuori?

Come riporta il quotidiano Il Messaggero, l’ipotesi più plausibile è quella di una deroga concessa a pochi. I primi inter pares (primi tra uguali) che potrebbero rappresentare una forchetta tra il 5 e il 10% degli attualmente eletti e in scadenza dopo il secondo mandato. Questo vuol dire, per esempio, che alle prossime elezioni per l’Europarlamento il MoVimento 5 Stelle dovrà presentare solamente nomi nuovi, tranne uno. Ma la scadenza più imminente (oltre alla Sicilia e al caso Cancelleri) è quella delle elezioni Politiche della prossima primavera. Sono 49, tra Camere e Senato, i parlamentari che non potranno (stando alle regole attuali) ricandidarsi con il M5S. Chi potrebbero essere i 5 (nell’ipotesi di una deroga del 10%) a “salvarsi”? Si parla del Presidente della Camera Roberto Fico, di Paola Taverna di Vito Crimi. E poi ci sono due slot vacanti. In attesa delle decisioni che saranno comunicate oggi.

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