«Dopo le Europee un governo Lega-Forza Italia»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-19

Antonio Tajani pronostica la caduta del Salvimaio e la nascita di un nuovo esecutivo con voti dei “volenterosi”…

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Dopo le elezioni europee il governo Lega-M5S cadrà per fare posto a un esecutivo di centrodestra. Il pronostico è del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e arriva in un’intervista rilasciata a Mario Ajello sul Messaggero:

Salvini sembra escluderlo, ma lei crede che in questa legislatura possa esserci un governo di centrodestra?
«I nostri elettori, in tutte le ultime tornate di voto amministrativo, ci hanno detto di volere un centrodestra di governo e non il Salvimaio».

Già subito dopo le Europee?
«Credo di sì. Se cade il governo, si può tornare a una maggioranza di centrodestra. Sostenuta da volenterosi e da responsabili che si trovano in Parlamento e ben vista dai cittadini. Sia al Nord sia al Sud il malcontento è generale. Il reddito di cittadinanza si sta rivelando un grande imbroglio. E prendiamo la legge Fornero. Anche a me non piace, ma non è vero che per 100 persone che vanno in pensione ci sono 100 neo-assunti. Servono agevolazioni fiscali per chi assume giovani e per chi assume personale qualificato».

Il riavvicinamento con la Lega su che basi può avvenire?
«La Lega deve battere un colpo e fare qualcosa di centrodestra. Per il Nord come per il Sud. Dove non servono solo gli inceneritori ma anche l’alta velocità che non può fermarsi a Salerno. E penso ai giovani: quelli meridionali, per esempio, hanno soltanto il 2G, mentre i loro coetanei delNord hanno il 5G. Nella manovra, per il Mezzogiorno non c’è niente. E per il Settentrione cisono ricette sbagliate».

antonio tajani presidente del consiglio berlusconi - 3

Criticando il Contratto, Salvini in qualche modo sta cambiando fase?
«Il Contratto è un patto di potere che non sta portando risultati. E non credo che i governatori leghisti del Nord, in Veneto, in Lombardia, in Friuli, siano in sintonia con quello che sta facendo il governo. Anche per questo sono ottimista sulle sorti del centrodestra. Vedo la ricomposizione della nostra alleanza in una prospettiva molto meno lunga di quanto si possa pensare. Perciò vogliamo rinforzare Forza Italia. Allargando nei confini a quella che chiamiamo l’Altra Italia, saremo più credibili. Abbiamo una strategia per il futuro dell’Italia più coerente e quindi più chiara rispetto a quella del Contratto giallo-verde che ormai è una macedonia impazzita. Occorre evitare la recessione e uscire dall’isolamento internazionale. Anche la mia ricandidatura alla presidenza del Parlamento europeo rientra in questo discorso».

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