Donald Trump dichiara guerra alla Svezia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-02-20

Il Presidente USA ha inventato una notizia inesistente su un presunto attacco terroristico in Svezia per giustificare la costruzione del muro al confine con il Messico e il travel ban. Per giustificarsi ha poi accusato Fox News che però non l’ha presa bene, così come il governo svedese. Gli svedesi invece ci stanno scherzando su da giorni. E allora lui ha rilanciato criticando il sistema dell’accoglienza

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Cos’è successo la notte scorsa in Svezia? Secondo il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe successo qualcosa di terribile, un attacco terroristico dovuto al fatto che gli svedesi hanno lasciato entrare nel loro paese troppi immigrati. Durante un comizio Trump sabato ha utilizzato gli attacchi terroristici nel Vecchio Continente per motivare la sua decisione di vietare l’accesso ai cittadini di alcuni paesi a maggioranza musulmana, ma cosa c’entra la Svezia? Nulla.

«Guardate cosa è accaduto ieri in Svezia, dico la Svezia. Ci ci crederebbe mai?»

Qualche ora dopo Trump ha corretto il tiro e ha spiegato che la sua dichiarazione su quello che era successo “la notte scorsa” in Svezia era in relazione ad un reportage della rete televisiva Fox News sulle difficoltà della Svezia causate dall’eccessivo afflusso di immigrati. Insomma Trump gioca a scarica barile sui media (sì, quelli accusati di propagandare fake news sul suo conto) ma c’è un problema: a quanto pare Fox News – che in ogni caso ha una storia esemplare per quanto riguarda notizie false, tendenziose o esagerate – ha trasmesso un’intervista in cui il regista Ami Horowitz accusava il governo svedese di coprire l’impennata di reati, anche sessuali, commessi dagli immigrati. C’è però da rilevare che Horowitz è americano e vive a New York, mentre gli svedesi fanno sapere che il tasso di criminalità è in costante diminuzione dal 2005, e che se sono aumentati i reati sessuali è perché sono stati allargati i criteri per classificarli come tali.
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Nel frattempo anche l’ambasciata svedese negli Stati Uniti ha twittato a Trump per rendersi disponibile a fornire informazioni ufficiali e attendibili all’amministrazione statunitense riguardo i dati statistici sull’immigrazione e soprattutto sulle strategie adottate dalla Svezia per favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera. Ed in effetti è questa la differenza principale: la Svezia ha investito molte risorse (economiche e culturali) per rendere il paese sicuro attraverso l’integrazione e continuando ad accogliere gli stranieri.
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Questo però non sembra essere stato compreso da Trump che invece continua a raccontare ai cittadini USA che in Svezia non è vero che le cose vanno tutte bene e che l’immigrazione su larga scala funziona alla meraviglia. Anzi, sono proprio quelle le fake news. In parole povere il Presidente Trump sta accusando gli svedesi di mentire riguardo al proprio Paese, cosa che potrebbe causare un serio incidente diplomatico se non fosse che ormai tutti hanno compreso che persona è Trump e quindi preferiscono lasciarlo parlare e continuare a indottrinare il suo elettorato. Ma non è solo il Governo svedese a essere irritato dalle dichiarazioni di Trump. Il conduttore di Fox News Chris Wallace ha duramente attaccato Reince Priebus, il capo di gabinetto della Casa Bianca, rinfacciandogli l’atteggiamento ostile di Trump che avrebbe “passato il segno” accusando i giornalisti di essere nemici del paese e del popolo americano.
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Si potrebbe argomentare che oltre al fatto che molti degli attentatori dell’ISIS in Europa erano cittadini europei e non stranieri quello che è successo a Bruxelles, a Parigi, a Nizza e a Berlino è anche la conseguenza della gestione statunitense del conflitto iracheno che ha portato alla deposizione di Saddam Hussein e che ha creato il terreno fertile per la nascita dell’ISIS. Si potrebbe parlare di come l’ultima guerra in Iraq sia stata basata sulla più grande fake news del secolo: il ritrovamento di prove del fatto che Hussein stesse facendo costruire armi chimiche. Prove che sono state mostrate dall’allora Segretario di Stato di George W. Bush Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e si sono rivelate essere completamente e indubitabilmente false. Ma in fondo ha ragione Trump, perché qualcosa in Svezia è successo davvero. Il tre febbraio il quotidiano online TheLocal.se riferiva dell’arresto dei responsabili di un attacco dinamitardo ad un centro di accoglienza per rifugiati a Goteborg avvenuto il 5 gennaio. A quanto pare l’attentato è stato compiuto da un gruppo di neonazisti svedesi. Nell’assalto un dipendente dell’ufficio immigrazione che si occupava di fare le pulizie nel centro è rimasto gravemente ferito alle gambe. L’ultimo attentato terroristico di matrice islamica in Svezia risale invece al 2010 quando un cittadino svedese di origine irachena si è fatto esplodere a Stoccolma. L’unica vittima è stata l’attentatore.
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Gli svedesi prendono in giro Trump su Twitter #lastnightinSweden

Di fatto però al netto di tutte le giustificazioni addotte da Trump “la notte scorsa” non c’è stato alcun attentato terroristico o altro grave fatto criminale in Svezia. Gli svedesi però si sono messi alla ricerca di prove su quello che è successo #lastnightinSweden e incredibile a dirsi: le hanno trovate. Un’invasione di pupazzi di neve dal nord a causa del riscaldamento globale (un’altra fake news per Trump che sostiene non esista).
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Laggente in Svezia è sotto choc e non è in grado di muoversi


Ed ecco cosa stava succedendo realmente in Svezia venerdì sera:


Senza contare l’increscioso episodio di quello che ordina il kebab da asporto e non va a pagare


Foto copertina via Twitter.com credits @j_mauritzson

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