Opinioni

«Difendere la Famiglia per difendere la Comunità»

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2015-01-02

I difensori della «Famiglia» sono più ossessionati dei complottasti da scia chimica. Il prossimo 17 gennaio si incontreranno a Milano

article-post

Così si intitola un incontro che si svolgerà il prossimo 17 gennaio «a difesa della famiglia organizzato dalla Regione Lombardia in collaborazione con Alleanza Cattolica, Fondazione Tempi, Obiettivo Chaire, Nonni 2.0» (ore 15:00, Palazzo Regione Lombardia, Auditorium Testori, Piazza Città di Lombardia 1, Milano).
Per la famiglia
Già il titolo e gli organizzatori potrebbero bastare (ma tra poco vedremo anche il programma nel dettaglio). Difendere la famiglia da chi e da cosa? Ma è ovvio: dalla ideologia del gender e da altre oscenità del laicismo moderno e relativista.
Quelli di Alleanza cattolica sono questi qui.
La Fondazione Tempi «nasce all’interno dell’esperienza editoriale del Settimanale Tempi che dal 1995 propone ogni settimana l’analisi dei fatti politici, economici e culturali più rilevanti a livello nazionale ed internazionale».
Quelli di Obiettivo Chaire sono (cripro)riparatori (cioè quelli che ti vogliono aggiustare se sei omosessualista o qualcosa del genere): «Da tempo, soprattutto dal 1968, è in corso una battaglia culturale che riguarda la persona umana e in particolare la sua identità sessuale. Per aiutare a comprendere la portata del fenomeno, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato una Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo (31 luglio 2004). Lo scopo è quello di ribadire l’esistenza di una natura “data” dal Creatore e quindi di un genere maschile e di uno femminile, che non sono costruzioni culturali prodotte dagli uomini nel corso della storia».
Nonni 2.0 sono tra gli entusiasti sostenitori della petizione contro i matrimoni gay (No al matrimonio gay. Petizione a Matteo Renzi, Tempi, 1 luglio 2014): «Dopo l’approvazione di questa legge, la possibilità per le coppie formate da persone dello stesso sesso di adottare figli sarà sempre più concreta, come mostra il caso della Gran Bretagna.
Con questa petizione, CitizenGO, le altre associazioni aderenti e i cittadini firmatari chiedono a Matteo Renzi di rinunciare a questo progetto di legge, a tutela e rispetto della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna».
I promotori della petizione sono: «Alleanza Cattolica, Associazione Arché, Associazione Culturale Identità Europea, Associazione Nonni 2.0, CitizenGO, Comitato Famiglia Educazione Libertà, Comitato “Sì alla Famiglia”, Europei per la Manif – Dodici Stelle, Famiglie Numerose Cattoliche, Fondazione “Novae Terrae”, Giuristi per la Vita, La Manif Pour Tous Italia, La Nuova Bussola Quotidiana, Movimento Cristiano Lavoratori, Movimento per la Vita, Notizie Pro Vita, SOS Ragazzi».
La stessa aria di famiglia, si potrebbe dire.
Dal manifesto dei Nonni 2.0 si legge: «Dimentichi di essere stati creati, troppo spesso gli uomini e le donne di oggi, credono di essere essi stessi Dio. Quindi di poter disporre di sé e di tutto secondo loro criteri parziali, interessati e sempre ideologici. Non di rado, ergendosi a “padroni del mondo” ritengono di poter eludere tale basilare principio.
Questo atteggiamento, che si manifesta oggi in forma sfacciata e prepotente, soprattutto nei Paesi occidentali sta portando a conseguenze aberranti e lontane da ogni buon senso; a misure che, sotto l’ombra ipocrita di un astratto umanitarismo, colpiscono alla radice la struttura stessa della persona e quella di una convivenza umana che ha le sue radici in millenni di storia».
Su questa meravigliosa iniziativa ci sta il bollino della Regione Lombardia e quello di EXPO 2015. I partecipanti sono più o meno il meglio che si trova in circolazione. Mancano solo le Sentinelle, ma magari ci saranno pure loro.
Difendere la famiglia

Potrebbe interessarti anche