Diego Sarno: il consigliere PD in Piemonte che dice di aver chiesto il bonus “per errore”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-11

Su Facebook fa sapere che ha chiesto anche lui il bonus 600 euro Partite IVA, o meglio che lo ha fatto la sua compagna “per errore” ma che poi lui lo ha devoluto in beneficenza

article-post

Diego Sarno, consigliere del Partito Democratico in Regione Piemonte, su Facebook fa sapere che ha chiesto anche lui il bonus 600 euro Partite IVA, o meglio che lo ha fatto la sua compagna “per errore” ma che poi lui lo ha devoluto in beneficenza.

Diego Sarno: il consigliere PD in Piemonte che dice di aver chiesto il bonus per errore

Questa è la versione di Sarno:

La mia compagna fa questo di lavoro e da sempre gestisce la contabilità riguardante la mia attività professionale.
Durante il lockdown, per provare diverse procedure ha usato la sua partita Iva e anche la mia (avendone due tipologie diverse) così da essere pronta per assolvere senza errori e con una maggiore velocità le molte procedure gestite per i clienti dello studio nel quale lavora.
Quando è uscito il bonus per gli autonomi, come sempre ha usato la mia partita iva per provare la procedura e nella contemporaneità di quelle degli altri clienti ha concluso anche la mia per errore.
Quando me lo ha detto, e qui c’è l’errore di sottovalutazione e poca attenzione, ho lasciato correre dando per scontato che il bonus non mi sarebbe stato concesso vista la mia situazione reddituale.

diego sarno

Nelle settimane successive, quando ho visto l’accredito sul mio conto corrente ho cercato una soluzione e non sapendo di poter restituire la somma direttamente ad INPS, ho effettuato un bonifico pari all’importo ricevuto delle due tranche da 600 euro come beneficenza per l’emergenza covid. Non ho sentito l’esigenza di raccontarlo prima, ma oggi vista l’onda mediatica e avendo un ruolo pubblico sento il bisogno di raccontarlo per trasparenza e onestà intellettuale. Da sempre ho un’attività legata al mondo della comunicazione che è la mia principale occupazione che una volta terminata l’esperienza politica continuerà a sostenere me e la mia famiglia.

Prova del fatto che non sono nella categoria dei “furbetti” è la non richiesta (pur avendo i requisiti e potendola ottenere) della tranche dei 1000 euro visto che il fatturato della mia attività era sceso di oltre il 33% rispetto al periodo precedente. Non ho pensato neanche per un secondo di chiederli e infatti non l’ho fatto.

Sarno conclude il suo post scusandosi “per la sottovalutazione e la non attenzione in quel periodo difficile per tutti ma spero di aver con efficacia raccontato come sono andate le cose”.

Leggi anche: Il candidato di Fratelli d’Italia indagato per il centro migranti

Potrebbe interessarti anche