Di Maio e la frecciata al M5S (senza nominarlo): “Ora chi non vota la fiducia volta le spalle agli italiani”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-20

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in difesa dell’intervento di Draghi al Senato: “Discorso ineccepibile, concreto, lungimirante. Ora non ci sono più scuse”

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Non menziona direttamente il Movimento 5 Stelle, ma Luigi Di Maio ce l’ha chiaramente con il suo ex partito quando commenta il discorso appena tenuto da Mario Draghi in Senato in attesa del voto di fiducia all’esecutivo previsto in serata. “Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani” dice il ministro degli Esteri, autore di una scissione governista che ha portato alla costituzione di “Insieme per il Futuro”, gruppo parlamentare nel quale sono confluiti gli ex pentastellati in dissenso con la linea di Giuseppe Conte in particolare sugli aiuti all’Ucraina.

Di Maio e la frecciata al M5S (senza nominarlo): “Ora chi non vota la fiducia volta le spalle agli italiani”

Come il premier, anche il titolare della Farnesina – seduto alla sua destra durante le comunicazioni – richiama i parlamentari alla responsabilità delle loro azioni: “Adesso non servono giochini – dice – ma occorre agire con grande senso delle istituzioni”. Sul fronte grillino filtra freddezza dopo le parole dell’ex presidente della Bce. Molti senatori sono passati velocemente nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama senza rilasciare dichiarazioni. Qualcuno però non ha nascosto le proprie perplessità: “Il discorso di Draghi? Molto generico”, ha detto all’Adnkronos Mario Coltorti, presidente della Commissione Trasporti. La capogruppo Mariolina Castellone si trincera per adesso dietro un no comment: “Parleremo dopo”. Qualche parlamentare si sfoga: “Avevamo chiesto impegni più precisi…”. Si attende la reazione di Giuseppe Conte, che ha seguito il discorso del premier negli uffici del Movimento al Senato e dovrà sciogliere la riserva con un segnale.

Le reazioni dei grillini al discorso di Draghi in Senato

Anche in Aula il Movimento ha dimostrato freddezza: sono stati pochi i passaggi dell’intervento di Draghi applauditi dai senatori. “Su lotta alle mafie, salario minimo e reddito di cittadinanza abbiamo applaudito. Di certo non l’abbiamo fatto sul nuovo invio di armi all’Ucraina…”, spiega una senatrice. Qualcuno ha contestato il passaggio sulla necessità di una nuova riforma delle pensioni. E alla fine i pentastellati, così come la Lega, non applaudono alla fase conclusiva del del discorso del premier, che ha chiesto alle forze politiche che sostengono il suo governo di “ricostruire il patto di fiducia”.

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