Cosa diceva Di Maio di Cottarelli prima delle elezioni

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-05-29

Dalle lodi a Cottarelli e al suo piano di tagli alla spesa al complotto del Fondo Monetario Internazionale per mettere Cottarelli a Palazzo Chigi il passo è breve. E Luigi Di Maio non ha perso tempo

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Carlo Cottarelli? Per qualche istante a Pomeriggio Cinque è sembrato che Luigi Di Maio non lo conoscesse nemmeno. Il Capo Politico del MoVimento 5 Stelle ad un certo punto ha detto “sto Cottarelli” spiegando che «sarebbe un Presidente del Consiglio che non ha preso un voto e che non si è mai candidato da nessuna parte», proprio come Giuseppe Conte. Di Maio dice che Cottarelli, lo conosce poco, ma non ci ha messo molto a scoprire cosa non andava.

Quando il piano Cottarelli era al centro del programma di governo del M5S

Domenica sera il leader del 5 Stelle è intervenuto telefonicamente a Che tempo che fa per spiegare la vicenda di Paolo Savona: «Non è che non andava bene lui, andavano bene tutti quelli come lui. Al ministero volevano Cottarelli del Fondo monetario internazionale che ci ha riempito la testa che dobbiamo distruggere la scuola e tagliare le spese». Ecco che torna il complotto del FMI e dei poteri forti (per la cronaca Savona è vice presidente vicario dell’Aspen Institute Italia). Cottarelli è l’ex commissario alla spending review che ha elaborato l’omonimo piano di tagli alla spesa pubblica. Sembrerà incredibile ma c’è stato un tempo in cui Cottarelli era assai ben visto negli ambienti del MoVimento.

luigi di maio cottarelli spending review - 1

Domenica Di Maio se l’è presa con Cottarelli perché è quello distruggere la scuola e “che voleva tagliare le spese”. Sui tagli alla scuola Cottarelli ebbe modo di dire che il suo piano non ne prevedeva. Sui tagli invece il MoVimento 5 Stelle li individuava al primo punto delle coperture per il proprio programma elettorale. Ad esempio durante una puntata di In Mezz’ora Di Maio disse che qualora fosse andato al governo il M5S avrebbe applicato il piano CottarelliIn un’intervista al sito Tecnica della Scuola Di Maio disse che «Il Piano Cottarelli  è la base da cui partiamo per tagliare gli sprechi e i privilegi della politica, ma non è da prendere per intero: taglieremo solo gli sprechi per poter reinvestire i risparmi proprio sull’istruzione». Insomma durante la campagna elettorale il rilancio del piano Cottarelli era al centro del piano del M5S per il recupero di risorse da destinare alle riforme.

Quando Luigi Di Maio lodava Carlo Cottarelli

Anche Andrea Roventini, che nel governo Di Maio avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di Ministro dell’Economia, in un’intervista al Sole 24 Ore spiegò che «si possono fare tagli mirati alla spesa pubblica realizzando il piano Cottarelli e tagliando agevolazioni fiscali improduttive. Non capisco perché questo piano non sia stato realizzato dai governi della precedente legislatura». Addirittura il 23 febbraio 2018 Di Maio sembrava accarezzare l’idea di arruolare Cottarelli nella sua squadra di governo. In un’intervista a Sky disse: «Non si recluta un ministro in diretta ma sicuramente Cottarelli ha messo nero su bianco la lista della spesa che dovrà seguire un governo nella diciottesima legislatura per recuperare soldi da dove non serve e metterli dove serve».

Di Maio non aveva lesinato i complimenti all’attuale premier incaricato «Una gran parte del piano Cottarelli è molto interessante per noi e lo porteremo avanti e spero comunque di poter confrontarmi con il professor Cottarelli perché è uno di quelli che aveva detto in questi anni ai governi dove andare a prendere i soldi. Solo che i governi invece che eliminare gli enti inutili le spese inutili e i privilegi hanno eliminato lui. E questo secondo me non se lo meritava».

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I costi e le coperture del contratto di governo Lega-M5S (Osservatorio Conti Pubblici Italiani)

Poi è successo che durante i lavori per la stesura del contratto con la Lega è scomparso qualsiasi accenno ai tagli alla spesa, ad eccezione delle briciole derivanti dall’abolizione dei privilegi della politica (meno di cinquecento milioni di euro). Al tempo stesso Cottarelli, che è direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani ha pubblicato un fact checking sui costi del programma di governo gialloverde evidenziando come a fronte di una spesa che va tra i 100 e i 125 miliardi di euro Lega e M5S non indicavano le coperture. Domenica sera durante un comizio a Fiumicino Alessandro Di Battista ha detto «Cottarelli è un uomo del Fondo monetario, è la dimostrazione che avevano un piano già pronto». Il complotto è servito. Per i tagli alla spesa invece si può attendere, tanto anche quelli li vuole il Fondo Monetario Internazionale no?

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