Politica
Come è finita la storia della scorta di Di Maio con i carabinieri di Pomigliano
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-08-10
Il viceministro nega tutto, Repubblica conferma e indica l’acquisizione del fascicolo matricolare dei due militari come prova
Ieri Carlo Bonini su Repubblica ha raccontato la straordinaria coincidenza dei carabinieri provenienti da Pomigliano presenti nella scorta del viceministro e ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio.
Ieri Di Maio ha risposto al quotidiano sostenendo di non aver scelto lui i due uomini della sua scorta:
Il vicepremier Luigi Di Maio contesta la ricostruzione della vicenda della sua scorta fatta ieri da Repubblica nell’articolo “Due carabinieri e di Pomigliano, così Di Maio si scelse la scorta” e annuncia querele. Il quotidiano «scrive che sono stato io ad aver scelto i due uomini della mia scorta e di aver selezionato due di Pomigliano d’Arco, la mia città». E questo per Di Maio è falso.
La replica di Carlo Bonini è molto interessante:
Repubblica conferma quanto scritto. E dunque che i due militari dell’Arma di scorta al vicepresidente del Consiglio gli sono stati assegnati su sua segnalazione e richiesta. Attendiamo dunque con fiducia e serenità la querela per diffamazione cosicché sarà possibile in quella sede chiedere l’acquisizione del fascicolo matricolare dei due militari e testimonianze in grado di stabilire chi in questa storia non dice il vero.
La stessa fiducia e serenità con cui attende l’esito della querela già presentata dallo stesso vicepresidente del Consiglio per la vicenda dei suoi rapporti con la coppia Virginia Raggi e Raffaele Marra, entrambi al momento a processo a Roma. La prima per falso ideologico, il secondo per abuso di ufficio e corruzione (reato per cui è stato arrestato).