Cosa ha capito Di Maio del voto in Baviera

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-10-15

Ieri sera Luigi Di Maio su Facebook ha pensato bene di dismettere i panni del vicepremier e viceministro per prendere quelli dell’analista politico. E ha esultato per i risultati delle elezioni in Baviera, sostenendo che il voto ha visto la sconfitta di CSU e SPD e la vittoria dei verdi tedeschi, che “raddoppiano i voti …

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Ieri sera Luigi Di Maio su Facebook ha pensato bene di dismettere i panni del vicepremier e viceministro per prendere quelli dell’analista politico. E ha esultato per i risultati delle elezioni in Baviera, sostenendo che il voto ha visto la sconfitta di CSU e SPD e la vittoria dei verdi tedeschi, che “raddoppiano i voti fuori dallo schema destra/sinistra, a dimostrazione che l’ambiente è un valore sempre più importanti”. All’analisi politica made in Pomigliano manca, curiosamente, l’elemento più discusso dal resto degli analisti europei e mondiali: il risultato di Alternative Fur Deutschland, che è cresciuta ma non tanto quanto ci si attendeva nei mesi precedenti, fermandosi all’11%. AFD è il partito che ha fatto la guerra ad Angela Merkel sui migranti, dopo essere nato come raggruppamento che propugnava l’uscita della Germania dall’euro. Ma siccome sono affini a Salvini, a Di Maio è convenuto “dimenticarseli”.

di maio voto baviera

Il secondo elemento che Di Maio non ha colto è che non è vero che i Verdi siano un raggruppamento che ha superato la dicotomia destra/sinistra: Giggetto si confonde con gli slogan degli scorsi anni del M5S. I Verdi sono un partito pro-Europa, liberale, democratico e inclusivo che ha preso il testimone del Wilkommen di Merkel e ha avuto grandi risultati elettorali proprio perché propugna una politica che è l’esatto contrario di quella della Lega e del M5S. 

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