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De Falco annuncia un ricorso contro l’espulsione dal M5S
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-01-02
Il senatore attacca il MoVimento 5 Stelle e annuncia appello al comitato di garanzia contro l’espulsione comminatagli il 31 dicembre dai probiviri grillini
“Io non mi aspettavo questa decisione. Non sapevo nulla in particolare del procedimento in corso se non che era stato avviato, come atto dovuto, dal capogruppo al Senato Stefano Patuanelli. La segnalazione ai probiviri era stata fatta perché non avevo votato favorevolmente la fiducia al decreto sicurezza uscendo dall’aula”: il senatore Gregorio De Falco a Radio Radicale attacca il MoVimento 5 Stelle e annuncia appello al comitato di garanzia contro l’espulsione comminatagli il 31 dicembre dai probiviri grillini.
De Falco annuncia un ricorso contro il M5S
Io – aggiunge De Falco – avevo fatto presente di non aver votato contro, ma di non aver votato per evitare di provocare un danno politico al Movimento. Ero semplicemente uscito dall’aula per abbassare il quorum. Da quel momento non ho saputo più nulla”. “Formalmente non ho ricevuto nessuna notifica formale. Speravo che il Movimento avesse adottato nei miei confronti un provvedimento di buon senso e, soprattutto, non autolesionistico. Credo che in questo modo – ha aggiunto – si faccia il male del Movimento nell’ammettere, nel sottoscrivere e nel confermare che nel Movimento non può esserci alcun dialogo, alcun dissenso. Non c’è stato dialogo. E il mio dissenso non è stato considerato accettabile”. In merito alla presenza di esponenti del Governo nel collegio dei probiviri, De Falco spiega: “Nel collegio dei probiviri dovrebbe esserci, anche se non lo evinco dalla decisione dei probiviri in quanto non firmata, anche il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Questa situazione crea un’inscindibile confusione e annulla ogni divisione dei poteri che è alla base di una democrazia moderna e occidentale. E fa a pugni con la cultura democratica”.
In merito al ricorso circa la decisione dei probiviri, De Falco annuncia: “Ci sono cinque giorni per fare ricorso, ma ne sono già passati due dal 31 dicembre. Mi rivolgerò a qualcuno che conosce bene queste procedure. Non ho dimestichezza con queste cose e non penso di riuscire ad acquisirla in tre giorni. Io -prosegue – confido ancora che il Movimento 5 stelle possa avere, in autotutela della propria storia, la capacità di tornare sui suoi passi e annullare questo provvedimento perché è incostituzionale e sbagliato. E la politica che sta seguendo il Movimento è differente da quello che ha promesso ai suoi elettori”. Si ritiene indispensabile? “Io non sono indispensabile. La regola dei due mandati dice questo. Ma ognuno è indispensabile in quanto portatore della coscienza e coerente con gli obblighi e i doveri del proprio ruolo. Io – conclude De Falco -, come rappresentante dei cittadini, non posso essere servo di qualcun altro che sta andando in direzione diversa dalle promesse fatte ai cittadini”.