Davos, provincia di Tatooine nella costellazione di Orione

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-01-25

Nel primo film di Star Wars c’è la mitica scena del bar alieno sul pianeta Tatooine, in Blade Runner c’è la frase «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione». Gli scorsi due giorni sono stato a Davos, in uno degli …

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Nel primo film di Star Wars c’è la mitica scena del bar alieno sul pianeta Tatooine, in Blade Runner c’è la frase «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione». Gli scorsi due giorni sono stato a Davos, in uno degli eventi paralleli al World Meeting Forum e credo che entrambe le immagini cult corrispondano alle sensazioni che ho provato. Prima di tutto c’ero finito per caso. Ho una collaborazione con una ditta anglo-svizzera che si quoterà a Londra nelle prossime settimane. Il CEO era stato invitato, ma ha preso l’influenza e ha mandato due giovani consulenti a rappresentarlo. Poi ha chiesto a me di fare la chioccia, perché mandare due persone innocenti ed inesperte in un covo di vipere non era molto prudente. Io ho accettato, anche perché se uno è abituato alle guerre intestine universitarie, i “dilettanti” di Davos non potevano farmi paura!!! Guardate, ad esempio, il premier Conte: abituato alle guerre universitarie riesce a surfare in modo impeccabile fra crisi varie, dimissioni e stagnazione economica. E il ring della politica italiana è molto più feroce e senza regole dei “damerini” di Davos… A Davos c’é questo mitico World Economic Forum nato 50 anni fa. E’ una vetrina per le politiche mondiali. 50 anni fa i potenti del mondo si riunivano su capanne costruite sul lago ghiacciato (domenica la temperatura a Davos era meno venti..), adesso in lussuosi alberghi. Il posto è molto bello: giustamente è un resort turisico. L’albergo dove vi era l’evento parllelo a cui partecipavo è di proprietà dell’ex pilota di formula uno, Jarno Trulli. Il Direttore è bravissimo e anche lui italiano. Parlando con lui mi diceva che a Davos gli Italiani sono presenti come singoli ma l’Italia è totalmente assente già dai tempi di Andreotti e Craxi. L’albergo dove stavo era quello preferito da Soros (che delusione, un vecchietto, circondato da guardie del corpo, che quasi non esce mai dalla stanza). In quell’albergo, come in tutti quelli seri della zona, gli eventi si succedevano uno dopo l’altro (ad esempio ieri ho visto la conferenza del primo Ministro dell’Iraq). Il Direttore mi diceva che circa il 30% del fatturato di Davos proviene dalla settimana del Forum: i prezzi degli alberghi sono decuplicati, etc etc.

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A mio parere, il Forum è una vetrina dove gli attori recitano copioni imparati a memoria. L’argomento di questo anno erano i cambi climatici. I due attori protagonisti, Trump e Greta. Trump doveva fare la parte del poliziotto cattivo, Greta quella di quello buono. Entrambi, se fossero stati coerenti, non avrebbero dovuto essere al Forum. Visto che Trump nega i cambi climatici, perché è a una conferenza che propugna le tesi contrarie. Inoltre se è per i combustibili tradizionali perché sostiene Tesla, la compagnia che produrrà automobili elettriche tanto da mettere in crisi la Volkswagen? E Greta come fa ad essere presente a un meeting dove “ i miliardari spiegano ai milionari cosa vuole il ceto medio?”. Stando al Forum uno inizia a pensare che sono entrambi pedine di giochi perfino più grandi di loro. Ormai è stato scelto di andare verso una economia sostenibile e Greta e Trump fanno le comparse (di lusso, ma sempre comparse). Il mondo ha bisogno di un po’ di teatrino e loro lo forniscono. Ma allora chi comanda veramente nel mondo? Secondo il Direttore dell’Hotel, quelli con un patrimonio sui 100 milioni di Euro. Sono tanti, se non sono bischeri, sono ricchi da sempre e saranno ricchi per sempre. Fanno parte della oligarchia del denaro che ha comandato e comanderà il mondo. I potenti non possono fare a meno del loro appoggio. Sono loro quelli che indicano quale sarà la direzione che il Mondo dovrà prendere. Oltre i due protagonisti principali, c’erano altri comprimari. Fra i comprimari, la Merkel ha fatto capire che la UE è semplicemente un affare Franco-Tedesco. Di conseguenza, gli altri devono ubbidire tacendo. Conte, defilandosi, ha ribadito il concetto che l’Italia non esiste (come già si era ben capito a Berlino, quando Conte è finito, zampettando ilare e giocondo, in seconda fila).

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L’evento parallelo a cui ho partecipato era lo SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile). Nel 2015 l’Onu ha individuato 17 obiettivi da perseguire per ottenere uno sviluppo sostenibile. Venticinque città si sono offerte di raggiungerli entro il 2030 (ovviamente 25 città di ogni parte del mondo ma nessuna Italiana). La start up che rappresentavo era interessata a partecipare a questo “business” e ci aveva mandato a far presente i suoi interessi. Chi partecipava a questo evento? Salvo qualcuno che deteneva “vero” potere e che si teneva perfino un po’ in disparte, quelli che sgomitavano per farsi vedere, erano quelli che vedevano la partecipazione al Forum come un’occasione per allargare il giro d’affari e aumentare la loro parcella. Alcuni, secondo me, in minoranza per fortuna, erano perfino venditori di fuffa di alta professionalità. Alcuni erano lì come rappresentanti di organizzazioni sconosciute anche a Google. Altri si erano fatti invitare, dando, tramite i loro Governi, cospicui contributi (generalmente in petro-dollari). L’atmosfera era new age (finivamo la riunioni con una sessione di Yoga). Ovviamente mi sentivo come Luke Skywalker nel bar alieno di Tatooine…. Però alla fine ho capito perchè queste organizzazioni hanno la caratteristica che, in media, solo il 10% dei fondi da loro raccolti, viene speso per gli obiettivi prestabiliti, mentre tutti gli altri soldi rimangono nell’organizzazione: ce credo..come farebbero a mantenere tutti quei parassiti e con così alti stipendi?

Altre due osservazioni. La prima è che nonostante che uno degli obiettivi fosse la parità di gender, la prostituzione regnava incontrastata. Bellissime ragazze professioniste cercavano le loro prede. Forse erano proprio loro, le uniche persone vere e genuine del Forum…La seconda era che, come detto, la partecipazione Italiana era estremamente ridotta. Alcuni Italiani si distinguevano parlando male in pubblico del Paese. Dicevano che non cresciamo perché gli Italiani sono tutti evasori, c’é mafia e camorra dappertutto, abbiamo Salvini che è razzista, non investite in Italia che la burocrazia è assurda e la GdF taglieggia gli imprenditori, e così via…Già ci sono pochi Italiani ad una vetrina a cui, nonostante tutto, dovremmo partecipare per contare qualcosa..poi alcune di queste parlano male del proprio Paese… Poi non meravigliamoci che il ruolo dell’Italia è inesistente nello scacchiere mondiale… Mentro uno di questi faceva un pippone, del tutto fuori contesto, sulla Gregoretti e sulle sardine (mi immagino che capissero gli stranieri…), un finnico seduto accanto a me mi diceva che il popolo italiano è proprio coglione: mandiamo i nostri soldati dappertutto dove c’è un conflitto, si paga salato la nostra partecipazione all’UE, all’ONU, etc etc e poi noi stessi facciamo di tutto per non contare un piffero. Loro in Finlandia sono molto più furbi: i panni sporchi li lavano in famiglia, mica li rendono di dominio pubblico….Per questo la Finlandia conta molto più dell’Italia nel mondo. Come dargli torto. Mi sono consolato rientrando a casa, mi sono fermato a Lugano, per gustarmi una raclette e una fondue svizzera. Slurp…

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