Più potere per Beppe: le prossime mosse nella quotidiana guerra tra Grillo e la legalità

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-11

Il M5S studia le nuove regole dopo il caso Genova: Casaleggio garante?

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Più pelo per tutti, ma soprattutto più poteri per Beppe. Nello Stato Libero del MoVimento 5 Stelle il dittatore Grillo si è messo in testa un’idea meravigliosa (cit.) per uscire dall’angolo dopo che il tribunale civile gli ha spiegato che non è carino violare il proprio regolamento. E così, al netto del baldanzoso post uscito ieri sera in cui, a veder bene, si potevano notare tranquillamente i segni dei denti sull’html, un articolo di Annalisa Cuzzocrea su Repubblica ci svela le prossime mosse nella quotidiana guerra tra Beppe Grillo e la legalità:

Per questo, l’idea è quella di scegliere un gruppo più ampio di persone che segua da vicino i gruppi e le candidature. In modo che in casi come Genova si arrivi ad agire prima e non dopo il voto. Ma il regolamento dovrebbe cambiare soprattutto nelle prerogative affidate al capo politico, che dovrà avere l’ultima parola in modo più netto. Assumendo quel ruolo di garante super partes previsto dal codice etico sottoscritto dagli eletti al momento dell’accettazione della candidatura.
Beppe Grillo è consapevole che degli errori sono stati fatti. Nel mirino dei vertici – ieri – sono entrati anche gli avvocati che si sono occupati della vicenda. Perché il quesito sottoposto al voto sul blog era tutto sbagliato, in palese conflitto con quanto previsto da quel regolamento che i 5 stelle hanno scritto sull’onda dei ricorsi di Roma e Napoli. E che ora sono pronti a cambiare.

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Come lo vogliono cambiare? Con un atto di democrazia diretta che lévati: fare garante Davide Casaleggio.

Con la possibilità – ancora solo allo studio – di estendere il ruolo di garante anche a Davide Casaleggio. L’imprenditore la settimana scorsa, al Senato, ha visto a lungo uno degli avvocati che si è occupato del caso Genova, Andrea Ciannavei. Che alla domanda, «come mai ha parlato con lui e non con Grillo?», rispondeva: «Perché è uno dei garanti». Estendendo automaticamente al figlio di Gianroberto Casaleggio quello che fu il ruolo del padre.

La successione dinastica, del resto, è prevista dal comma 89029230890509 del codice di Beppe Grillo. Che problema c’è?

Leggi sull’argomento: La mail dello staff di Beppe Grillo a Marika Cassimatis

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