C’è una data per le elezioni: alle urne il 25 settembre, mai così tardi nella storia dell’Italia repubblicana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-21

Il prossimo 25 settembre gli italiani saranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento: lo ha comunicato il premier dimissionario Mario Draghi in Consiglio dei Ministri

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Alle urne il 25 settembre. La data prevista per il voto è stata confermata nel corso del Consiglio dei ministri presieduto dal premier dimissionario Mario Draghi, che viene descritto da fonti presenti alla riunione “sorridente e sereno, non ha ancora fatto nessun accenno a quanto accaduto”. Dopo lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, quindi, seguiranno poco più di due mesi di campagna elettorali nel corso dei quali i partiti cercheranno di massimizzare i consensi in attesa della chiamata alle urne. La data del 25 settembre era stata inizialmente scartata perché coincide con la vigilia di Rosh haShanah, il capodanno ebraico. Ma l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) aveva dato il via libera con una nota: “La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti. La preoccupazione è naturalmente per le sorti del paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate”.

C’è una data per le elezioni: alle urne il 25 settembre, mai così tardi nella storia dell’Italia repubblicana

Per la prima volta nell’Italia repubblicana si vota nella seconda metà dell’anno: il motivo riguarda la legge di Bilancio, che deve essere scritta e varata entro la fine dell’anno ma visti i tempi lunghi richiesti viene discussa già agli inizi dell’autunno. Quest’anno però in quell’esatto periodo saranno in corso le consultazioni per la formazione di un nuovo governo, aumentando il rischio di ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio. Mattarella ha chiesto che durante i due mesi di campagna elettorale i partiti diano “un contributo costruttivo” negli aspetti da lui indicati nel breve discorso pronunciato dopo l’incontro con Draghi “nell’interesse superiore dell’Italia”. I temi citati sono la crisi economica e sociale, la guerra in Ucraina, la pandemia e le tappe necessarie per ottenere i fondi del Pnrr.

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