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Cosa può fare ora Giuseppe Conte e il peso di Beppe Grillo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-08

Il non più, per il momento, Presidente pentastellato deve correre ai ripari. E le prossime mosse non dipenderanno solo da lui

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La lotta intestina nel MoVimento 5 Stelle ha portato a una svolta che, per effetti, può essere ritenuta epocale. Il ricorso presentato da alcuni iscritti ha – di fatto – sospeso tutto quel che è avvenuto e stato deciso (a livello gerarchico) all’interno dell’universo pentastellato negli ultimi mesi. Il nuovo Statuto non è più valido e, di conseguenza, anche tutte le nomine avvenute dopo aver consultato la “base” sono decadute: Giuseppe Conte, allo stato attuale delle cose, non è più formalmente il Presidente M5S e a decadere è stato anche il comitato di garanzia.

Conte, cosa può fare dopo aver perso la carica di Presidente M5S

L’inizio della fine o un nuovo inizio? La decisione del giudice della settima sezione civile del tribunale di Napoli ha, di fatto, sospeso tutto quel che è avvenuto di recente all’interno del mondo pentastellato. Il peccato originale è quello di non aver consentito a tutti gli iscritti di votare le modifiche che hanno portato al nuovo Statuto approvato. Secondo le regole recenti, infatti, non hanno potuto prender parte alla consultazione online gli iscritti da meno di sei mesi. Si tratta di una dinamica che ha portato all’abbassamento del quorum rispetto alla totalità di chi fa parte dell’universo M5S.

A cascata tutti gli altri problemi: dall’utilizzo per la nomina del Presidente (Giuseppe Conte) e del collegio di Garanzia di SkyVote, la piattaforma alternativa a Rousseau dopo i dissidi con Casaleggio, passando per il ritorno – vista la decisione cautelare del giudice di Napoli – alla vecchia versione dello Statuto che prevede proprio l’utilizzo di quella stessa piattaforma (per anni simbolo del MoVimento 5 Stelle) per procedere alle varie consultazioni. Insomma, una serie di problematiche infinite.

Le parole dell’ex Presidente del Consiglio e il ruolo di Beppe Grillo

E ora che succede? Giuseppe Conte ha commentato così gli ultimi accadimenti: “La mia leadership nel M5S non dipende dalle carte bollate, si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di princìpi e valori”. Come riporta il quotidiano La Repubblica, però, qualche ora dopo – al termine di un vertice con l’ex capo politico ad interim, Vito Crimi – lo stesso ex Presidente del Consiglio (e, allo stato attuale, ex leader del MoVimento 5 Stelle) ha annunciato nuove modifiche e il ritorno al voto per tentare di confermare lo status quo. E il prossimo passo sembra essere scritto, come descritto dal Il Corriere della Sera:

Beppe Grillo è sempre il garante e resta lui l’unica figura con i titoli per prendere decisioni. Ora si dovrà votare per l’organo collegiale a cinque— il comitato direttivo—che era stato approvato dagli iscritti lo scorso febbraio. E probabilmente il voto potrebbe tenersi sulla piattaforma Rousseau, proprio per non incorrere in altre contestazioni legali”.

La soluzione a tutti i problemi interni? Non proprio. Perché a differenza del mese di agosto, quando Giuseppe Conte aveva appoggio quasi totale da parte degli iscritti (e dai parlamentari), la situazione interna è cambiata e l’ex capo del governo è diventata una figura fortemente divisiva. Inoltre, il ritorno alla piattaforma Rousseau potrebbe provocare inevitabili nuove tensioni, con quel ritorno al passato abbandonato con fare quasi esultante diversi mesi fa.

Una fonte citata da Il Fatto Quotidiano, sempre molto vicino agli affari interni nel MoVimento 5 Stelle, ha spiegato quali potrebbero essere le prossime mosse di Beppe Grillo che dovrebbe agire in qualità di garante:

“Beppe dovrebbe far rinominare il comitato di garanzia ora sciolto, che a sua volta dovrebbe indire le votazioni per l’organo collegiale”.

Per il momento lui non parla. Si dice sia molto irritato dalla situazione e si sta rivolgendo ad avvocati e legali per valutare al meglio le prossime mosse ed evitare di ritrovarsi, di nuovo, nella stessa situazione deflagrata lunedì pomeriggio.

(foto: da IPP)

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