Cosa pensano davvero i greci di Tsipras e dell'euro

di Faber Fabbris

Pubblicato il 2015-03-18

Il risultato del Barometro Politico della Public Issue, realizzato per conto dell’Avgi, dice che il premier è molto popolare e la maggioranza dei cittadini approva l’accordo con l’Eurogruppo. E sulla moneta unica…

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La maggioranza dei cittadini sostiene ed approva l’offensiva del nuovo governo – malgrado le soffocanti pressioni del nucleo duro dell’Eurozona – per il raggiungimento del miglior risultato possibile nel negoziato in corso. È questo, in sintesi, il risultato del Barometro Politico della Public Issue, realizzato per conto dell’Avgi [il quotidiano di Syriza, n.d.t.] nel periodo dal 5 all’11 marzo. Sei su dieci degli intervistati valutano positivamente l’azione di governo a partire dall’accordo all’Eurogruppo [del 20 marzo]. L’approvazione resta alta anche rispetto al difficile negoziato; si conferma inoltre la fiducia verso Syriza e Tsipras (rispetto a Nuova Democrazia e l’ex primo ministro Samaras) su una serie di temi cruciali: la trattativa in corso col Gruppo di Bruxelles, la ripresa economica, e la gestione del debito.
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I SONDAGGI SU TSIPRA E SYRIZA
In particolare, il 59% degli intervistati ritiene che nella trattativa con i partner europei per l’accordo all’Eurogruppo il governo “non avrebbe potuto ottenere di più”, contro 36% che ritengono invece che “avrebbe potuto ottenere di più”. Interessante analizzare la ripartizione delle risposte in funzione dell’orientamento politico: due su tre (62%-33%) degli elettori di Syriza considerano che non sarebbe stato possibile ottenere un risultato migliore, contro uno su due di Nuova Democrazia (45%-47%); soddisfatta anche la maggioranza (66%) de ‘il Fiume’, ma anche del Partito Comunista Greco (68%) [i cui dirigenti criticano severamente gli accordi, n.d.t.]. Si aggiungono infine, il 56% degli elettori di Alba Dorata. Il giudizio sull’accordo è anche confermato dal fatto che il 51% degli intervistati ritiene che la “Grecia non ne esce né vincente né perdente”. Il 20% considera l’accordo una vittoria per la Grecia, mentre il 23% piuttosto una sconfitta. Per quanto riguarda la capacità di rinegoziare il debito pubblico, il vantaggio di Syriza rispetto a Nuova Democrazia è abissale: il 56% contro appena il 16%. Elemento significativo della speranza nutrita dai greci verso Syriza è la soddisfazione rispetto al governo in carica (50%, contro 48% di insoddisfatti), mentre il 85% si dichiara scontento dell’operato dell’opposizione. Il 53% ritiene che Syriza (contro il 15% di N.D.) “è capace di rilanciare l’economia del Paese”. Il consenso che Syriza raccoglie è anche testimoniato dalla valutazione sull’orientamento del partito: il 48% -rispetto al 26% nel dicembre 2012- ritiene che “Syriza procede nella giusta direzione”. Tendenza opposta per i critici del partito (“Syriza procede nella direzione sbagliata”), che passano dal 56% del 2012 al 37% di oggi.
 
LA POPOLARITÀ DEI POLITICI
Risultati molto deludenti invece per N.D.: dal 2010 a oggi, i sondati che considerano il partito su una strada sbagliata passano dal 30% al 74% degli intervistati. Differenze schiaccianti fra Syriza e il partito conservatore emergono riguardo a temi politici specifici. Ad esempio, per il 57% è Syriza ad essere più vicina gli interessi delle classi medie (12% per N.D.); ha un leader capace (57% contro 13%); è capace di rinegoziare il debito pubblico (56% contro 16%); è più vicina agli interessi delle classi più deboli (54% – 5%); è in grado di rilanciare l’economia (53% -15%); è un partito che ha buone prospettive per il futuro (52%-12%). Nuova Democrazia ‘vince’ sul terreno negativo, con il 45% che ritiene il partito “dipendente da interessi economici” (contro il 7% di Syriza) e il 30% che lo considera “in crisi” (il 5% per Syriza). Abissale il distacco tra Tsipras (63%) e Samaras (19%) come migliore primo ministro. Incolmabile anche la distanza tra i due in termini di popolarità: quella di Tsipras è al 79% (-8 rispetto a febbraio), mentre Samaras è appena al 28% (+4 rispetto a Febbraio), solo quinto fra i leaders politici. Seguono Panos Kammenos [segretario di Greci Indipendenti, partito al governo con Syriza,n.d.t.], secondo con il 51% di opinioni positive; Stavros Theodorakis [capo de ‘il Fiume’, opposizione di centro-sinistra], terzo con il 47%; e Dimitris Koutsumbas [segretario del Partito Comunista, n.d.t.] (quarto con il 40%), mentre rimane ultimo Michailolakos [capo di Alba Dorata, n.d.t.] e penultimo Venizelos [segretario del Pasok, n.d.t.]. La fiducia degli intervistati verso il ministro delle Finanze Varoufakis è del 59% (rispetto al 75% di febbraio). I greci appaiono infine divisi sul giudizio sull’Unione Europea (48% ne hanno un’opinione negativa, 50% positiva). Più netta la posizione sull’euro, considerato positivamente dal 71% degli intervistati.

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