Coronavirus: il punto della situazione

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-02-29

Molte notizie (anche in contraddizione fra loro) stanno circolando. Cerchiamo di fare un’analisi la più obiettiva possibile. Sembra sempre più impossibile fermarla. L’evoluzione di un’epidemia segue più o meno la stessa evoluzione della dinamica di una popolazione e può essere studiata (bene) con lo stesso modello di Malthus e con una equazione denominata equazione logistica. …

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Molte notizie (anche in contraddizione fra loro) stanno circolando. Cerchiamo di fare un’analisi la più obiettiva possibile. Sembra sempre più impossibile fermarla. L’evoluzione di un’epidemia segue più o meno la stessa evoluzione della dinamica di una popolazione e può essere studiata (bene) con lo stesso modello di Malthus e con una equazione denominata equazione logistica. Rispetto alla dinamica della popolazione, nel caso di una epidemia abbiamo anche un ritardo sia nell’apparizione dei sintomi del contagiato e sia nella trasmissione del contagio. Se i sintomi appaiono prima della contagiosità, si può contrastare con l’epidemia con la quarantena. In caso contrario si può sperare solo in una bassa infettività. La soluzione della diffusione del contagio, al suo inizio, è sostanzialmente un esponenziale. Se l’esponente è negativo vuol dire che la infettività è bassa e l’epidemia si estingue da sola. In caso contrario, ossia se l’esponente è positivo l’epidemia finirà per contagiare tutta la popolazione suscettibile ad ammalarsi. Da come si sta evolvendo in Italia (e nel mondo) sembra chiaro che, se non riesce a essere contenuta dalla quarantena, la diffusione deve essere asintomatica (ossia il momento in cui uno diventa contagioso precede il momento in cui si manifestano i sintomi) e l’esponente è chiaramente positivo. E’ vero che si potrebbe contrastare la diffusione mettendo in quarantena tutta la popolazione Italiana ma questo richiederebbe un popolo educato alla disciplina e al senso dello stato. Considerando i numerosi episodi in cui i cittadini sono evasi dalla zona rossa mettendo a repentaglio la salute degli altri cittadini, si può affermare con certezza che questa strada non è percorribile in Italia (In Giappone si, ma hanno tutta un’altra cultura….).

lega coronavirus fontana - 1

Altra cosa misteriosa è l’indice di mortalità che è definita come la frazione morti/morti+guariti. Qui, però, il numero balla mostruosamente. Prima di tutto perché non si sa con esattezza il numero dei guariti. Inoltre occorre distinguere fra morti dirette (causate dall’epidemia) e morti indirette (l’epidemia è stata solo una concausa). Sicuramente questa epidemia non è letalissima (uccide soprattutto anziani con malattie pregresse) ma sicuramente è molto più letale di un’influenza. Inoltre i dati sono diversi a seconda se uno considera l’Hubei (dove c’è una mortalità molto alta) e fuori dall’Hubei dove c’è una mortalità omogenea e più “sostenibile”. Una probabile ragione è data che nel 15% dei casi della malattia, occorre che un malato deve essere assistito da apparecchiature di respirazione assistita ( i così detti ventilatori). Ora se l’epidemia procedesse come una normale influenza, verrebbe colpito circa il 10% della popolazione (quindi in Italia circa 6 milioni). Il 15% di 6 milioni di malati fa un po’ meno di un milione di pazienti che potrebbero avere la necessità di utilizzare il ventilatore. Quindi, in caso di una epidemia che esplodesse all’improvviso, avremmo bisogno di 100 mila ventilatori. Ho letto su un giornale che in Italia sono solo poco più di 5000, perciò palesemente insufficienti per essere di aiuto a 900 mila malati…. In Cina hanno risolto questo problema costruendo in 10 giorni un grande ospedale. Probabilmente avremo bisogno di fare lo stesso in Italia, ma questo richiederebbe una azione comune e condivisa da parte delle vaie forze politiche…mi sembra fantascienza considerando la litigiosità attuale…

libero coronavirus esagera

Per il resto la popolazione italiana ha dimostrato una labilità di fondo. Comportamento razzista non motivato prima conto i cinesi e poi contro i padani. Chiusure immotivate di intere ragioni. Accaparramento folle di derrate alimentari con tanto di foto di scaffali vuoti. Insomma soluzione disperata ma per nulla seria…Stessa atmosfera non seria è offerta dai virologi improvvisati che imperversano nei vari talk show. Più urlano, più sono ignoranti e folli e più sono invitati a queste trasmissioni per casalinghe\casalinghi frustrate\i..Da parte loro, la fantasia dimostrata in inventare complotti e nuove teorie scientifiche è incredibile. Per loro il CoronaVirus è una malattia artificiale inventata dai laboratori di Wuhan. Il virus è stato scatenato dagli USA per colpire la Cina. Il Coronavirus italiano è endemico della Lombardia e non ha nulla a che fare con il CoronaVirus cinese. Il virus però è stato scatenato in Italia dalla Francia (e da Macron in particolare) perché ci odiano. Insomma incompetenza, arroganza e stupidità al potere anche in questo ambito (come in tutti gli altri ambiti).

 

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