Fact checking
Coronavirus: i cinque segnali della pelle per i sintomi della malattia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-03
Quasi un positivo su dieci ha riscontrato la presenza di vescicole, piccole lesioni che anticipano l’arrivo della tosse e della febbre. I pazienti colpiti hanno un’età media di 40 anni. Nel 19 per cento dei casi sono state rilevate lesioni pruriginose, soprattutto sul tronco
I classici sintomi del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 sono febbre, tosse secca e difficoltà di respiro. Ma, spiega oggi il Corriere della Sera, ce ne sono anche altri, elencati dai Cdc di Atlanta, gli americani Centers for Disease Control and Prevention, con un occhio alle centinaia di studi che oggi vengono pubblicati in letteratura. In questa ottica ci sono almeno sei «nuovi» sintomi da prendere in considerazione. Eccoli: brividi, tremore persistente insieme ai brividi, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola e perdita del gusto e dell’olfatto.
Coronavirus: i cinque segnali della pelle per i sintomi della malattia
I Cdc raccomandano di prendere in considerazione questi segnali nel tracciare le infezioni da Covid-19. Ma l’Organizzazione mondiale della Sanità non è proprio in linea con queste regole e ribadisce il fatto che i sintomi principali sono febbre, tosse secca e mancanza di respiro.
Il British Journal of Dermatology ci informa che anche la pelle è colpita dal coronavirus. Con cinque nuove manifestazioni cutanee da prendere in considerazione. La prima, più nota, interessa mani e piedi e si presenta sotto forma di «geloni», quelli che normalmente si manifestano dopo un’eccessiva esposizione al freddo. Si può ipotizzare che alla base di questi disturbi ci siano i danni provocati dal coronavirus sui vasi sanguigni, anche piccoli, che interferiscono con la circolazione del sangue. Poi c’è la comparsa di piccole vescicole sulla pelle, di lesioni pruriginose, di eruzioni maculo-papulari e di «necrosi», cioè di morte di cellule della pelle provocate dal fatto che il danno ai vasi sanguigni ha compromesso l’arrivo del sangue in queste zone.
E ancora: quasi un positivo su dieci ha riscontrato la presenza di vescicole, piccole lesioni che anticipano l’arrivo della tosse e della febbre. I pazienti colpiti hanno un’età media di 40 anni. Nel 19 per cento dei casi sono state rilevate lesioni pruriginose, soprattutto sul tronco. Causano fastidio intenso e interessano i pazienti più gravi. Quasi un paziente su due ha manifestato rash cutaneo, con rossore, edema e una lieve desquamazione intorno alle sopracciglia e all’attaccatura dei capelli. Infine, nel 6 per cento dei casi (ma con una mortalità del 10%) si sono presentate chiazze a rete sulla pelle. Riguardano i pazienti più gravi. Si tratta di necrosi da ostruzione vascolare.