FAQ
A chi conviene il Rosatellum Bis
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-13
I 5 Stelle diventerebbero il primo partito, con qualche seggio in più rispetto al 2013; la coalizione vincente sarebbe quella di centrodestra. Ma nessuno arriva alla maggioranza necessaria alla Camera
Chi ci guadagna con il Rosatellum Bis? A chi conviene la legge elettorale ieri votata alla Camera e che deve ancora passare al Senato? Il Corriere della Sera pubblica oggi una simulazione in cui mete a confronto il Rosatellum Bis con l’Italicum, la legge elettorale partorita dal parlamento e bocciata dalla Corte Costituzionale prima di vederla all’opera. A differenza dell’Italicum, il Rosatellum è un sistema misto. Un terzo dei parlamentari è eletto in collegi uninominali: il candidato più votato ottiene il seggio. Il resto con sistema proporzionale: i seggi sono ripartiti in base alle percentuali di voto dei partiti, con listini bloccati. Alla Camera sono 231 i collegi uninominali, più quello della Valle d’Aosta, mentre 398 deputati sono eletti con il proporzionale. Al Senato sono 109 (più 7 di Valle d’Aostae Trentino-Alto Adige) i collegi, 199 i seggi assegnati con il proporzionale.
Con le ipotesi di alleanza della simulazione elaborata da IPSOS (PD con AP, centrodestra unito) il centrosinistra prenderebbe 174 seggi in totale, di cui al PD andrebbero 105; il M5S guadagnerebbe tre seggi portando il suo risultato a 178 e arriverebbe secondo alle elezioni mentre a guadagnare più seggi sarebbe il centrodestra che arriverebbe a 238 seggi. Tutti sarebbero però di molto al di sotto della maggioranza necessaria per dare la fiducia a un governo. E, sorpresa sorpresa, anche un accordo di larghe intese tra PD, AP e FI arriverebbe appena a 278 seggi. L’unica coalizione in grado di sfiorare la maggioranza – e magari di centrarla di poco con i seggi esteri – è quella di M5S, Lega e FdI.