Politica

Conte non sta sereno con Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-05

«Non abbiamo bisogno di fenomeni — avverte il premier, spazientito perché sull’Iva Renzi “è scorretto, mistifica la realtà” —. Non si rivendicano primati che io non riconosco a nessuno, neppure alle forze politiche che hanno maggiore consistenza numerica»

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In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera oggi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte fa sapere di non essere così sereno con Matteo Renzi:

«Se uno ha bisogno di rimarcare uno spazio politico e ogni giorno ripropone questa logica, questo ci precluderà di poter andare avanti. È inaccettabile».

Così il governo dura poco e si torna a votare, avverte Zingaretti.
«Cosa significa andare a votare? Siamo partiti adesso. C’è un mondo che aspetta, lì fuori. Avete sentito cosa chiedono i cittadini? Vogliono la soluzione ai loro problemi. Ogni volta che li incontro sono affettuosi, sono carini. C’è una investitura anche affettiva della gente. Le persone vogliono credere. Vogliono una squadra di governo che lavori per loro, non per sé stessi».

Stringerà un patto con Renzi per arginarlo?
«Io non devo fare un patto singolo con Renzi, non è nella mia cultura. Non abbiamo bisogno né di crostate né di merendine, ci possiamo vedere tranquillamente, ma non davanti a qualche caminetto. Come ho incontrato Zingaretti, non ho difficoltà a incontrare Renzi da leader di una forza politica. Ma al tavolo io parlo con i ministri e i capi delegazione, perché quella è la mia squadra».

giuseppe conte matteo renzi

Nel colloquio con Monica Guerzoni il premier è ancora più esplicito: «Come posso stare sereno? So di dover rispondere a 61 milioni di cittadini che hanno urgenza», replica a chi gli chiede se l’ex premier punti a defenestrarlo, come fece con Enrico Letta nel 2014. «Non abbiamo bisogno di fenomeni — avverte il premier, spazientito perché sull’Iva Renzi “è scorretto, mistifica la realtà” —. Non si rivendicano primati che io non riconosco a nessuno, neppure alle forze politiche che hanno maggiore consistenza numerica».

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