I consiglieri liguri vogliono donare mille euro ai terremotati ma il M5S non si fida

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-09-07

Partito Democratico e Rete a Sinistra avanzano la proposta di donare mille euro per consigliere al fondo istituito dalla Conferenza Stato Regioni, ma il M5S non ci si fida e per paura che i soldi vengano sprecati (e anche per fare un po’ di campagna elettorale) decide di donare trentamila euro sul solito conto “a Cinque Stelle”

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La politica è una questione di soldi, stanziati, donati o elargiti. Lo conferma per l’ennesima volta il muro contro muro tra M5S e gli altri partiti. Lo scontro è avvenuto in Regione Liguria dove i consiglieri Cinque Stelle, guidati dalla capogruppo Alice Salvatore si sono opposti ad un ordine del giorno avanzato da Rete a Sinistra e Pd che proponeva ad ogni consigliere di devolvere mille euro al fondo aperto dalla conferenza Stato Regioni per sostenere le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto.
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Il M5S e quella cronica diffidenza per la casta che rischia di fare male ai terremotati

Sulla proposta sembra si sarebbe trovato l’accordo di tutti i partiti politici, ma il Movimento si è opposto alla decisione. Almeno questo è quello che dicono la capogruppo PD (nonché ex-candidata Presidente) Raffaella Paita e e il capogruppo di Rete a Sinistra Gianni Pastorino. La mossa – legittima dal punto di vista procedurale – del Movimento 5 Stelle non ha per fortuna fermato la voglia di solidarietà dei consiglieri regionali liguri, che però dovranno aspettare la settimana prossima il consiglio regionale per approvare l’ordine del giorno. Insomma si tratta solo di un piccolo ritardo, ma sufficiente a far andare su tutte le furie Paita e Pastorino che in una nota attaccano i Cinque Stelle e il loro concetto di onestà.

Il Movimento 5 Stelle dice no alla proposta di devolvere mille euro per ciascun consigliere regionale in favore delle popolazioni vittime del terremoto. Un’idea che aveva raccolto il consenso di un’ampia maggioranza trasversale e che vede contrari soltanto i grillini. La tesi dei consiglieri 5 stelle è che loro già devolvono ogni mese parte dello stipendio a un fondo e quindi dicono che useranno quei soldi per le vittime del terremoto. Ma tutti i consiglieri di tutti i gruppi, compresi quelli del Pd e di Rete a sinistra, tutti i mesi devolvono una parte del loro stipendio al partito e a iniziative di solidarietà; questa proposta, invece, va al di là di ciò che ciascuno fa già a favore dei più deboli e aggiunge alle normali decurtazioni mensili altri mille euro da destinare specificatamente alle popolazioni che sono state coinvolte nel terremoto delle scorse settimane, tramite il fondo Stato-Regioni recentemente istituito dal Governo. Il Movimento 5 Stelle, inspiegabilmente, ha detto di essere contrario. I grillini hanno la presunzione di considerarsi gli unici onesti sulla scena politica nazionale, ma ciò che sta accadendo in tutta Italia (come nel caso di Roma) dimostra che il primato dell’onestà non appartiene a una forza politica in particolare. I consiglieri regionali vigileranno su come verranno spesi i soldi che devolveranno a favore delle vittime del terremoto.

La questione posta dal Cinque Stelle non è tanto quella delle donazioni quanto quella dell’opportunità politica di donare assieme ai partiti della casta (o come la chiamavano quelli di Forza Italia una quindicina di anni fa: della vecchia politica). Lo spiega in modo molto chiaro la capogruppo Alice Salvatore in un post pubblicato su Facebook dove spiega che i cinque consiglieri pentastellati liguri doneranno da soli trentamila euro ai cittadini del centro italia, mentre i restanti 25 consiglieri regionali appena 25 mila. Il problema è che il Movimento non si fida del fondo dove confluiranno i soldi, ovvero quello della Conferenza Stato Regioni dove i Cinque Stelle non sono rappresentati poiché non hanno eletto alcun Presidente di Regione. Non è vero quindi, ma non pare sia stato detto, che il M5S non vuole aiutare le popolazioni terremotarte: semplicemente preferisce farlo a modo sui, per poter continuare a dire che loro sono diversi e non scendono a compromessi.

NO noi abbiamo rifiutato di versare i soldi sul conto corrente della conferenza Stato-Regioni!!! Perché tutti i soldi versati alle istituzioni gestite dai partiti (purtroppo ancora non abbiamo Presidenti di Regione 5 Stelle!) non sappiamo dove finiscano! Vedi le donazioni dei cittadini per gli alluvionati in Liguria e le donazioni per le vittime del terremoto all’Aquila! Io mi fido invece di un conto corrente 5 Stelle, perché so che ci sarà un percorso di trasparenza e sapremo esattamente a cosa saranno destinate le donazioni.

Naturalmente l’importante è che i soldi arrivino e aiutino le popolazioni. Certo, vedere che sulla questione tutti gli schieramenti continuano a fare i soliti giochetti senza pensare invece a come garantire una maggiore trasparenza sulla gestione dei fondi destinati all’emergenza e alla ricostruzione. Ben vengano quindi le donazioni dei consiglieri liguri, di tutti gli schieramenti. Certo però che chiunque preferisca usare il discorso riguardo le donazioni e la solidarietà come un pretesto per fare questo genere di politica elettorale e per ribadire la propria presunta superiorità morale fa un cattivo servizio proprio all’idea di politica come governo della cosa pubblica. È vero che in passato abbiamo avuto numerosi esempi di mala gestione (pessima spesso) della cosa pubblica quindi la diffidenza è più che giustificata. Ma scegliere di abdicare così, come fa il M5S Liguria, non mi sembra corrispondere a quell’ideale di cambiare le istituzioni dall’interno che è uno dei punti cardine dell’azione politica del Movimento.

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