Opinioni

La bufala della Lorenzin che manda i NAS a Virginia Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-09-11

Uno scambio di note e nessun invio di NAS fra il ministero della Salute e il Comune di Roma sull’obbligo vaccinale e sui vaccini monovalenti.Tutto ha origine con la lettera informativa inviata nei giorni scorsi dalla sindaca di Roma Virginia Raggi alle scuole comunali, per ricordare ai genitori le novità introdotte dalla legge sull’obbligo di […]

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Uno scambio di note e nessun invio di NAS fra il ministero della Salute e il Comune di Roma sull’obbligo vaccinale e sui vaccini monovalenti.Tutto ha origine con la lettera informativa inviata nei giorni scorsi dalla sindaca di Roma Virginia Raggi alle scuole comunali, per ricordare ai genitori le novità introdotte dalla legge sull’obbligo di vaccinazione. Nella lettera la sindaca ha ribadito i vari passaggi che le famiglie devono compiere per essere in regola con la normativa, e la documentazione da depositare, ma, come abbiamo scritto venerdì scorso su neXt Quotidiano, evidenziando che “sarà possibile dichiarare di essere in attesa del rilascio di vaccini monocomponenti o combinati in modo tale da tenere conto delle immunizzazioni esistenti”. Ovvero, curiosamente il Comune di Roma ha deciso di adottare un atto sostitutivo di notorietà che consentirebbe agli antivax di prendere tempo ed evitare di far vaccinare i figli.


Il ministero ha ricordato in una nota al Comune come deve essere applicata la norma: la legge, infatti, prevede che i bimbi di 0-6 anni se non vaccinati o senza autocertificazione che attesti l’avvenuta prenotazione, da domani non possono frequentare il nido o la materna. L’attesa dei vaccini monocomponenti non è prevista dalla normativa. Ma, al contrario di quanto detto dalla senatrice Paola Taverna su Facebook, non sono stati inviati i NAS al Comune di Roma.
paola taverna nas
Il ministero della Salute non ha quindi inviato i carabinieri dei Nas al Comune di Roma in seguito alla lettera che il sindaco di Roma ha inviato ai genitori nella quale si spiegava che sarà possibile dichiarare di essere in attesa del rilascio di vaccini mono-componenti o combinati, in modo tale da tenere conto delle immunizzazioni esistenti. In Italia infatti non vi sono prodotti vaccinali monocomponenti contro difterite, pertosse, morbillo, rosolia e parotite e il Ministero della Salute, con uno scambio di comunicazioni fra gli uffici, ha precisato la situazione. Differentemente da alcune notizie circolate e poi riferite dalla parlamentare senatrice M5s Paola Taverna, non c’è stata alcuna indicazione per l’invio dei carabinieri della Salute.

Leggi sull’argomento: Così il Comune di Roma strizza l’occhio ai genitori no-vax e free-vax

 

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